Denunciate 2 guardie carcerarie per l'evasione di cinque detenuti

Denunciate 2 guardie carcerarie per l'evasione di cinque detenuti Il fatto avvenne quasi un anno fa ad Alessandria Denunciate 2 guardie carcerarie per l'evasione di cinque detenuti (Dal nostro corrispondente) IAlessandria, 25 maggio, (). m.) La sera del 6 giù- gno dello scorso anno cinque detenuti evadevano dal carce- re di via Parma, un sesto ve- j ni va bloccato mentre scavalcava una finestra con l'evidente intento di fuggire. Per quell'episodio il sostituto procuratore Marcello Parola ha chiesto al giudice istruttore Martinelli il rinvio a giudizio dei sei protagonisti della fuga e di due agenti di custodia ritenuti responsabili per colpa della evasione. In breve i fatti. La sera del 6 giugno 1976, io jugoslavo ventuduenne Bodizar V.ulicevic, arrestato per omicidio e rapina, Mario Florio; 21 anni, nato a Palermo ma abitante a Torino, pure imputato di omicidio a scopo di rapina. Walter Nelli. 21 anni, di Tori- no in attesa di giudizio per omicidio e rapina, Sergio Ser ra, 33 anni, di Novi Ligure, al la sua terza evasione, in car cere per una rapina, con altri complici, all'orefice Vincenzo Massa di Pozzolo Formigaro. Salvatore MioUa e Diego Spinella, ritrovatisi in una cella adibita ad aula scolastica e segate le sbarre, evadevano. Spinella veniva sorpreso mentre ancora scavalcava la finesta; il Miolla, pochi minuti dopo eri rintracciato in un gabinetto della caserma Scapacelo, sede del Comando Legione Carabinieri, adiacente ai carcere. Il Serra, quarantotto ore dopo, veniva arrestato a bordo di un'auto rubata - press» SerravaUe Serivia, dopo un movimentato inseguimento da parte dei carabinieri. Nei giorni successiv venivano rintracciati anche il Vulicevic e il Nelli. Unico ad allontanarsi veramente era Mario Florio, individuo pericoloso perché implicato nell'uccisione di un orafo torinese: anche lui pochi giorni fa è stato sorpreso ed arrestato a Palermo, dove viveva con falsi documenti. Per tutti il dottor Parola chiede il rinvio a giudizio per evasione, il Serra per rispondere anche del furto di due auto. Ma il magistrato aveva inviato comunicazioni giudiziarie anche al brigadiere degli agenti di custodia Antonio Migliaccio e agli agenti Vincenzo Canu e Agostino Mameli. Per il primo, che la sera del 6 giugno svolgeva il servizio come capoposto, chiede, l'assoluzione per non avere commesso il fatto. Diversa, secondo il sostituto procuratore, la posizione del Canu e del Mameli. Sostiene il magistrato che, malgrado la parti colare situazione nel carcere (scarsità di personale, turni faticosi di servizio), è evidente la responsabilità colposa dei due agenti. Malgrado sapessero che i detenuti erano sottoposti a «grande sorveglianza» per la loro pericolosità, malgrado il brigadiere Migliaccio avesse raccomandato al Mameli di «stare particolarmente attento a quei detenuti», hanno permesso ai sei di muoversi da un piano all'altro del carcere e di introdursi nella cella destinata ad aula, da dove, segate le inferriate, potevano evadere. Per questo.devono essere incriminatttper movere Lasciato ampia libertà di movimento ai detenuti consentendo loro di attuare il piano di evasione».

Luoghi citati: Alessandria, Novi Ligure, Palermo, Pozzolo Formigaro, Torino