Aumentano i disoccupati (già 3000) nell'Astigiano Nel primo trimestre 365.000 ore di "integrazione"

Aumentano i disoccupati (già 3000) nell'Astigiano Nel primo trimestre 365.000 ore di "integrazione" Comune, Provincia, Comprensorio e sindacati: dibattito sulla crisi Aumentano i disoccupati (già 3000) nell'Astigiano Nel primo trimestre 365.000 ore di "integrazione" (Dal nostro corrispondente i Asti, 19 aprile. Operai delle fabbriche astigiane, amministratori provinciali e comunali, esponenti dei partiti e delle organizzazioni sindacali hanno partecipato questa sera al dibattito indetto dal Comune, dalla Provincia e dal Comprensorio di Asti sulla crisi delle azlende ed in particolare per quanto riguarda la Way-Assauto. Il primo a parure è stato il presidente della Provincia. Andriano. il quale ha definito Asti la » cenerentola i> di tutte le province del Piemonte. « Provincia prevalentemente dedita all'agricoltura — ha detto Andriano — che ha conosciuto uno sviluppa industriale modesto e nello stesso tempo disorganico, disarticolato, comunque non tale da consentire un recupero in fatto di reddito rispetto ad altre province, nei confronti delle quali, il divario va costantemente eresceendo ». Secondo Andriano. le difficoltà che travagliano in questi giorni diverse aziende ilb-mei, Eurof.rgat, ecc.), costituiscono una dimostrazione della debolezza dei sistema industriale astigiano. Attualmente i disoccupati sonc 3000 mentre la Cassa integrazione guadagni è intervenuta, nel primo trimestre di quest'anno per un totale di 365.000 ore. Nel biennio 1975-76 le ore di cassa integrazione furono di circa E milioni. Gli occupati nel settore dell'industria che nei 1974 erano 25.800 sono soesi a 23.000 nel 1975 e io scorso anno si è registrato ancora una ulteriore concentracene soprattutto per quanto ri- guarda il settore deli'aì>bigiiamenio, edilizia e indotto-auto. Per il consiglio del Comprensorio per la giunta comunale è intervenuto il sindaco di Asti. Vigna, il quale dopo • aver sostenuto che la provincia astigiana non deve diventare un * dormitorio », ha detto: e. Le forze ■politiche e. gli enti locali non possono evidentemente, nelle vertenze tra sindacato e impresa, assumere un ruolo di estranei osservatori ? neppure di mediatori. Sei moracneio però — ha proseguito il sindaco — che è in gicco io sr:'luppo e l'economia di un'intera provincia, è evidente che non si può rettore indifferenti Il sindaco ha poi parlato a lungo della YVay Assauto (definita un elemento trainante della economia astigiana). Questa azienda. ceduta quattro anni fa aiìa Ir* sta ora attraversando un periodo di crisi mai registrata negli anni passati. Nel 1974 i dipendenti erano 2780. oggi sono 24Ó0. Il futuro di questa azienda e incerto. Negli anni scorsi l'industria automobilistica torinese assorbiva il 90 per cento delia produzione di ammortizzatori fabbricati dalla Way-Assauto, oggi la percentuale è scesa al 65 per ceniO. . La Fiat ora ha rivolto le sue attenzioni verso un'altra azienda produttrice di ammortizzatori: la .Torr.cdora. Cosa succederà ora' I sindacati temono gravi conseguenze per l'occupazione. Si guardi anche le attuali vir&ruìe dell'Eurofirga: e di altre aziende minori e si ha la sensazione che la crisi industriale in provincia di Asti sta arrivando proprio ora. Il sindaco Vigna ha proposte un coordinamento tra i Comuni sedi di aziende Itt, un altro coordinamento da parte della Regione per un confronto con le multinazionali per vedere come si può costruire assieme la programmazione e 11 riequulbrio territoriale. Sono poi seguiti altri interventi, del sindacalista Lano per la Federazione metalmeccanici e dei rappresentanti dei partiti: de, pei, Dòdi, pri e psi. E' stato infine votato un ordine del giorno. Domani mercoledì, a Torino, allo scopo) di verificare la situazione dell'Eurofirgat, si terrà un incontro alla Regione con i delegati dell'Unione industriale di Torino e Asti. In serata i segretari lei paniti astigiani si riuniranne per esaminare la situazione di tutte le industrie astigiane. Per la prossima settimana i colloqui si sposteranno a Roma a livelle ministeriale. Vittorio Marchisio ASTI — Il consiglio comunale di Asti ha approvato il finanziamento e l'esecuzione dei lavori dell'asilo nido Domenico Savio. L'opera costerà 87 milioni. Sono stati inoltre approvati i lavori di • sistemazione della palestra femminile di via Nata e opere di pronto intervento per le frazioni. Asti. Operai delle fabbriche in crisi al dibattito sul grave stato dell'occupazione

Persone citate: Assauto, Domenico Savio, Lano, Vigna, Vittorio Marchisio

Luoghi citati: Asti, Piemonte, Roma, Torino