" Non vorremmo scorie di ferriere"

" Non vorremmo scorie di ferriere" Preoccupazioni a Montaldo " Non vorremmo scorie di ferriere" • Nostro servizio particolare) ' Montaldo Koero. 5 aprile. Febbrile agitazione a Moritaìdo, pittoresca località nei cuore del Roero. II paese è a rumore ca quando si e sparsa la notizie che sono in corso trattative tra il sindaco e la direzione delie ferriere Fiat per utilizzare un'area del concentrico di Montaldo come discarica dei residui delie lavorazioni di fonderia. II primo allarme I"na dato una trivella apparsa in questi giorni nelle vicinanze delia Rocca «Du Sar». una delle scoscese forre naturali caratteristiche del Roero. Una delegazione di gente del posto, che si è immediatamente costituita in Comitato per la difesa dell'ambiente, è andata in municipio a chiedere spiegazioni. all sindaco ci ha dichiarato — dice uno dei promotori delia protesta, Alessandro Fantino — che si era assunto in prima persona la responsabilità dì autorizzare la Fìat a scaricare. In sostanza qui ogni giorno dovrebbero arrivare dei camion che getterebbero i rifiuti delle fonderie nelle Rocca. In capo a tre anni il dislivello sarebbe colmato e su quella che era la forra si farebbe un grande piazzale. Noi abbiamo detto al sindaco che della piazza non c'importa nulla, che vogliamo che il paesaggio resi: com'è da migliaia di anni e che soprattutto chiediamo garanzie per quanto riguarda la salute e l'igiene pubblica. La Rocca è a pochi metri dalie abitazioni». I motivi di perplessità sono elencati in un esposto alle autorità amministrative e alla magistratura e firmato da Fantino, Mariolino Zimaglia, Cesare Cuniberto e Luciano Berxello, del comitato spontaneo, e da Clara Piovano, presidente della sezione braidese di «Italia Nostra». «L'amministrazione comunale di Montaldo — si legge nell'esposto — non sarebbe per ora in possesso eli deli esatti circa la composizione dei materiali da scaricare e circa il loro eventuale grado ài tossicità e di attitudine all'inquinamento sia atmosferico, sia idrico, sia del suolo». per cui «:n assenza di ogni accertamento preliminare e di ogni controllo, sussistono forti perplessità per le conseguenze dell'iniziativa sulla salubrità della zona»: comun- QT*A (■■' n fi| $/*r* yi <\r> Q^CSÌiidÌCfl C rebbe l'esistenze, e lo sviluppo dell'agricolture e il turismo rispettoso dell'ambiente ». Secondo gii amministratori comunali, queste preoccupazioni sono, se non ingiustificate, premature. In assenza del sindaco. Claudio Sandri. chiediamo a che punto è la pratica all'assessore Giuseppe Chiaria. «Alio stato attuale, non c'è nulla di definitivo — dice Chiaria —. Finora e: sono stati solo dei contatti informali tra :.' sindaco e la direzione Fiat e si è proceduto alla trivellazione dei terreni, ad una profondità ài 75 metri. Saranno prelevati ed analizzati dei campioni: se : rifiuti risulteranno pericolosi per la salute o inquinarci, è chiaro che non se ne farà nulla». «Le preoccupazioni della gente sono giustificate — prosegue Chiaria — ma non c'è motivo di allarmarsi. Ricordo comunque che la decisione finale, sulla base dei risultati delle perizie tecniche, spetta al consiglio comunale, che non s'è ancora pronunciato su quest'argomento». Grazia Novellini

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