Alessandria: condannati i malati di cuore poveri?

Alessandria: condannati i malati di cuore poveri? La mutua non paga più il pacemaker Alessandria: condannati i malati di cuore poveri? (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 31 marzo. C'è un apparecchio, chiamato «pacemaker» o stimolatore cardiaco, che permette a certi ammalati di cuore di sopravvivere. Da qualche mese il Centro di unità coronariche dell'ospedale di Alessandria, diretto dal professor Felice Anfoasi, è in grado di procedere all'applicazione dei «pacsmakeraa. In sei mesi sono oltre una trentina i pazienti che hanno potuto essere salvati grazie ai progressi della tecnica. lì prezzo dello stimolatore cardiaco è purtroppo elevato, oscilla dal milione e mezzo ai tre milioni, a seconda dei tipi: tino ad oggi chiunque fosse assistito da un istituto mutualistico poteva, presso il Centro di unità coronariche, ricevere la speranza di sopravvivere grazie all'applicazione gratuita del «pacemaker». Ma ora non è più cosi, chi vorrà tarai applicare lo stimolatore dovrà pagarselo di tasca propria. Cosi anche di fronte alla morte poveri e ricchi non saranno più uguali: chi avrà la possibilità di affrontare la spesa sarà salvo, coloro invece — e sono molti — che non hanno i soldi saranno condannati. Potrà sembrare una cosa assurda ma è cosi. Al presidente del consiglio d'amministrazione dell'ospedale. Franco Leardi, i responsabili della Regione Piemonte l'assistenza sanitaria è ora di competenza regionale — hanno già detto che la spesa per i tpacemakers» non verrà riconosciuta perché gli stimolatori cardiaci non sono compresi tra le prestazioni previste. E' permesso sprecare milioni in medicinali talvolta inutili se non dannosi, ma non si riconosce ad un ammalato di cuore, che non possa affrontare di tasca propria la «sa, il diritto a vivere grazie al progresso della tecnica. n bilancio dell'ospedale di Alessandria è tale per cui non appare possibile acquistare gli stimolatori. Il consiglio d'amministrazione ha pertanto deliberato di chiedere alla Regione Piemonte il finanzia mento ma nessuno crede più, dopo quanto è già stato detto, ad una risposta positiva Per questo, come effetto immediato, è stata data comunicazione al professor Ani ossi di richiedere, a quanti si presentano al Centro di unità coronariche per applicazione di un «pacemaker», una dichiarazione in cut si impegnano a pagare l'apparecchio direttamente al fornitore. Chi non potrà pagare dovrà rinunciare a sopravvivere. un'accusa assurda e incredibile — ci dicevano stamane al Centro di unità coronariche —, non si può togliere ad un ammalato la possibilità di vivere. Tanto più assurdo perché ci risulta che ad altri ospedali il pagamento è stato riconosciuto». E ancor più assurda — aggiungiamo — perche l'ospedale di Alessandria è l'unico del Piemonte meridionale ad essere at t ressa to per questo sevizio, quindi copre una vasta area con potenziali ammalati di cuore, bisognosi di «pacemakers». f. m.

Persone citate: Franco Leardi

Luoghi citati: Alessandria, Piemonte