Dopo i temporali, forse è in arrivo la neve

Dopo i temporali, forse è in arrivo la neve Violente piogge e scariche elettriche sul Piemonte Dopo i temporali, forse è in arrivo la neve Strade interrotte dalle frane, cascine sgomberate, pericolo per le coltivazioni, manca l'acqua potabile La prima granarne della stagione si è abbattuto l'altra notte su Moncalvo e i comuni limitrofi. Chicchi grossi come noci sono segnalati in frazione Gessi e in altre zone circoscritte. La grandinata, di breve durata, è stata di forte intensità. Secondo una stima approssimativa fatta dagli agricoltori, i danni sono tutt'altro che trascurabili. Il nubifragio ha provocato nuove frane: la strada che collega le frazioni di Patro e San Vincenzo è crollata in più punti. A Scurzolengo, Refrancore e Viarigi il rifornimento idrico non è ancora tornato alla normalità. Le frane hanno provocato numerose falle nelle tubature dell'acqua e hanno costretto la direzione dell'Acquedotto del Monferrato a sospendere l'erogazione per quarantott'ore. Vista la gravità della situazione il prefetto di Asti ha precettato i cento cantonieri provinciali e alcuni tecnici, che oggi si sarebbero astenuti dal lavoro per lo sciopero nazionale degli enti locali. Diverse strade della provincia sono interrotte dalle frane, altre sono minacciate. I cantonieri sono da venti giorni impegnati al massimo nei lavori di sgombero dei detriti e per ripristinare tratti di strade sconvolte dalle frane. I sindacati non hanno obiettato al provvedimento prefettizio. Cinque comuni della Valle Belbo — Bruno, Mombaruzzo, Fontanile, C»itelnuovo e Incisa — sono privi d'acqua potabile per la rottura di alcune tubazioni dell'acquedotto della Val Tiglione. A Serra valle di Asti una frana ha danneggiato il cascinale di Dario Cerniti. A Dusino San Michele sono minacciati da un vasto smottamento quattro fabbricati rurali. Anche nel Casalese i temporali, accompagnati da nu¬ merose scariche elettriche e forti boati, hanno rovesciato una notevole quantità di acqua allagando prati e campi, la cui terra non aveva ancora assorbito la pioggia della scorsa settimana. A Murisengo, in località Vallone, è stata sgomberata la cascina dell'agricoltore Secondo Gamarino, 45 anni, dichiarata pe- ricolante: dopo un sopralluogo dei tecnici del genio civile, il sindaco ha ordinato lo sgombero immediato dell'edificio e il Gamarino, con la moglie e tre figli, è stato ospitato in una casa requisita nella frazione San Candido. Uno smottamento ha nuovamente interrotto la CasaleSan Giorgio, nei pressi della cascina Marta, che sorge in cima al colle di Sant'Anna. Due le frane sulla provinciale della Valle Ghenza, una nel tratto Ottiglio-Rosignano Monferrato, l'altra tra gli abitanti- di Olivola e Frassinelle. Anche la Moncalvo-Altavilla è franata su un fronte di circa quaranta metri; a Casale si lamentano i soliti allagamenti nei pressi dell'ospedale. Ha ripreso a piovere con violenza anche nel Novese. Nella zona collinare e nell'alta vallata del Borbera si segnalano smottamenti di terreno e frane, con interruzioni stradali. Il nuovo brusco abbassamento della temperatura desta preoccupazioni per gli orti e per i frutteti. Nell'A/oese, dopo un breve intervallo di bel tempo, dalla notte scorsa piove a dirotto. Nelle prime ore del mattino si è scatenato un insolito temporale con forti raffiche di vento, fulmini e tuoni. Temperatura rigida e pioggeintense anche a Ceva e in alta Val Tanaro. Piove da ventiquatt'ore, in montagna nevica. Il freddo si fa sentire soprattutto nelle ore diurne.

Persone citate: Borbera, Gamarino, Incisa, Novese, Vallone