Il deputato Pannella assente in un processo di Francesco Bullo

Il deputato Pannella assente in un processo Improcedibilità nei suoi confronti Il deputato Pannella assente in un processo j non ha concesso l'autorizza1 zione a procedere contro 1 Marco Palmella, per l'anagra ■ fe Giacinto, accusato di vili ■ pendio delle forze armate e istigazione alla disobbedienza dei militari. Il leader radicale non è così comparso ieri di fronte alla Corte d'assise d'appello di Torino (pres. Germano, p.g. Buscaglino Strambio, cac. Bonino) dove si discuteva l'appello contro la sentenza emessa il 9 aprile 73 dalla Corte d'assise di Cuneo. Nei suoi confronti, con provvedimento in camera di consiglio, sarà dichiarata nei j | : prossimi giorni r«improcedibilità». Un'assenza scontata che non ha mutato le sorti del processo. Restavano infatti alla sbarra come imputati l'insegnante Ezio Zubbini, 38 anni, via Belli 37, Alba (avvocati Guidetti Serra e Bongioanni) e lo studente Roberto Di Caro, piazza Roma 25, Bra (difeso dal cugino avv. Alberto Di Caro). La vicenda risale alla primavera 'Ti quando sulla caserma «Pelizzari» di Bra una pattuglia di carabinieri notò alcune scritte antimilitariste («Proletari in divisa, la caserma sarà il nostro Vietnam» e ancora «Ufficiali uguale criminali in divisa»). Erano inoltre state affisse copie del supplemento «Proletari in divisa» di Lotta Continua (Pannella ne era allora il direttore) che invitavano i militari a disobbedire agli ordini dei loro superiori. In questi scritti, che definivano le caserme «carceri, lager, prigioni» e qualificavano gli ufficiali «porci, secondini di professione», l'accusa rilevò anche il «vilipèndio delle forze armate». Vicino alla caserma era stata bloccata un'auto con sopra Zubbini e Di Caro. In primo grado tutti e tre gli imputati furono assolti dall'accusa di istigazione. Per il vilipendio invece se la cavò il solo Pannella perché «le espressioni contenute nei fogli affissi, se mantenute nel contesto degli articoli che le comprendono e ricondotte nel tipo di propaganda perseguito dal giornale, non avrebbero né la finalità né l'attitudine di vilipendere». Zubbini e Di Caro furono I condannati entrambi a 4 mesi di reclusione, 5 giorni di arreI sto e 10 mila lire di ammenj da. con il beneficio della conj dizionale. Contro la sentenza j presentarono appello sia la procura sia i difensori. «L'a- I zione — ha detto il p.g. — ap- | pare chiaramente diretta o scardinare istituzioni come le forze armate sulle quali si regge qualsiasi Stato e più validamente che mai lo Stato democratico in quanto esse sono parte fondamentale dell'ordinamento sancito dalla volontà popolare». «Non siamo noi gli autori delle scritte murali — hanno replicato i due imputati — e sulla nostra auto non furono trovati^ né i barattoli di vernice, né i' manifesti incriminati». Il p.g. aveva chiesto la condanna a un anno e 4 mesi ma i giudici li hanno assolti per insufficienza di prove. Le vicende giudiziarie di Pannella non sono comunque Sempre :.. Torino, in rdnzvipm! finite, oc^.c ;.. lumm, m i Corte d'appello, è fissata fra 1 cinque giorni l'udienza del processo in cui è imputato con Brunello Mantelli, 29 anni, v. Teste-re 6, Alessandria, e Giuseppe Brugo, 47 anni, c. Umberto 49, Varallo Sesia. Sono accusati per aver istigato i contribuenti, nel febbraio Ti, a non pagare la tassa sulla spazzatura pubblicando due manifesti: «Rifiutiamoci di pagare questa tassa» e «Non un soldo al comune». Per ora l'autorizzazione a procedere contro il deputato radicale non è stata comunque concessa. Se non arriverà da Roma una risposta entro il 23 marzo, il processo dovrà essere rinviato. Francesco Bullo n e l p

Luoghi citati: Alessandria, Bra, Cuneo, Roma, Torino, Varallo, Vietnam