I vigili del fuoco minacciano le loro dimissioni in massa

I vigili del fuoco minacciano le loro dimissioni in massa È stato deciso al congresso interprovinciale di Alba I vigili del fuoco minacciano le loro dimissioni in massa (Dal nostro corrispondente} Alba. 14 marzo. I 250 vigili del fuoco volontari delie province di Cuneo e Asti minacciano di dimettersi in blocco se non verranno presi dei provvedimenti pe migliorare la difficile situazione in cui sono costretti ad operare. Domenica il sono riuniti ad Aiba per un congresso interprovinciale durante il quale sono stati dibattuti i numerosi problemi da risolvere. Oltre ai poxnpie i volontari e numerosi simpatizzanti, erano presenti U vicepresidente nazionale Gilberto Manfrine, il segretario generale Primo Albano, il comandante provinciale di Cuneo Salvatore Tir ito, sindaci di vari paesi e parlamentari. Il presidente della sezione, Enrico Agosto, a nome dal consiglio Interprovinciale, dopo aver ricordato che i vigili volontari operano nelle due province con 21 distaccamenti, cop endo oltre 11 60 per cento del servizio (dal primo gennaio al primo ottobre 76 hanno effettuato 568 interventi, per un totale di 17.058 ore lavorative), ha esposto 1 numerosi problemi della categoria e le richieste che vengono avanzate. «-Voi siamo dei ro- 1 erniari — ha detto — e non abbiamo alcuna pretesa dal punto di vista, economico, agiamo con spino altruistico e per il. bene della collettività, ma vorremmo che il ministero ci dotasse di mezzi adeguati. Abbiamo autobotti non col- j laudate da oltre dieci anni, veicoli che risalgono agli Anni Cinquanta, che oltre ad essere pericolosi per i vigili che viaggiano a bordo lo sono anche per gii utenti della strada. Facciamo ridere quando andiamo pe le strade a sirena spiegata e poi non siamo in grado di sorpassare una "500"». Tra le richieste principali vi è quella di una assicurazione che garantisca i pompieri contro i numerosi rischi. (Gli insegnanti — è stato detto nell'incontro — sono assicurati pe stare seduti in cattedra, mentre, i vigili non dispongono di assicurazioni adeguate. Molti stipulano assicurazioni a proprie spese per garantirsi, specie contro gli infortuni mortali*. j «Quando viene ricove ato in : ospedale — ha detto Agosto — il più delle volte il vigile riceve la noia deUa degenza e deve pagarla, anche te poi, a distanza dt tempo, verrà rimborsato». Altre richieste riguardano la do¬ se corrisponde a verità la notizia secondo la quale «pretto note car- rozzerie di forino, Bologna e- Va ese giacerebbe inutilizzato un in gente numero di veicoli commis sionoti e non ritirati per mancan za di fondi*. «Quando terminiamo il servizio _ affermato Agosto — il mini- stero, anziché ringraziarci per l'opera svolta a fasore della collettività, senza nulla p etendere, ci richiede il materiale avuto in dotazione, magari venti trent'anrà prima. Infatti da dieci anni a questa parte non riceviamo che qualche stivale per distaccamento e siamo costretti ad autotastarci per comperare gli indumenti strettamente necessiti. g# f tazione di radio porta;:!', e veicc lari, utili sop attutto negli incen di boschivi e nei soccorsi alpini, si vorrebbe, che lenissero oeganiz- za ti dei corsi tecnico pratici per i giovani, che venisse propagandato il servizio m&ltare da effettuarsi nel corpo dei vigili del fuoco al fi-ne di p oeuxare nuovi elementi. I parlamentari presenti, Robaldo, Manfredi e Scorerò, hanno assicurato il loro interessamento per mandare a buon fine una bozza di legge presentata sin dal 1972 che dovrebbe dare le necessa ie garanzie al personale volontario. L'onorevole Manfredi dal canto suo ha recentemente fatto prevenire al ministro dell'Interno una iinterrogazione pe sollecitare numerose migliorie e per chiedere

Persone citate: Agosto, Enrico Agosto, Primo Albano, Robaldo, Salvatore Tir

Luoghi citati: Bologna, Cuneo