Cosa hanno detto i fossanesi sulla fuga dei sei dal carcere

Cosa hanno detto i fossanesi sulla fuga dei sei dal carcere Intervista nella notte subito dopo la clamorosa evasione Cosa hanno detto i fossanesi sulla fuga dei sei dal carcere (Nostro servizio particolare) Fossano, 23 febbraio. E' passata mezzora dallai clamorosa evasione dei sei! detenuti del carcere fossano-' se. La gente lo ha saputo quasi subito. Lungo via Boetti e in piazza d'Armi si discute l'accaduto guardando le due corde, formate con lenzuola, ancora penzolanti. «Ma è uno scherzo di carnevale?» commenta qualcuno. «No, sono scappati in sei. li ho visti io» dice un giovane. Si avvicina l'industriale Bongioanni. Dice: «Hanno cercato di prendere la- mia auto minacciandomi con un coltello, ma ho accelerato di colpo e sono riuscito a fuggire. Uno. con i capelli lunghi e i blue jeans ha vibrato una coltellata che però ha colpito solo lo schienale del sedile». La ressa aumenta. Dalla vicina sala da ballo escono i clienti; qualcuno è maschera- ! to. «Cosa è successo?» si dice, j «Sono scappatina sei, si sono] calati con le corde» raccontano i testimoni. Qualcuno sor- { ride, altri dicono che è ora di fmirla. Arriva una «gazzella» dei carabinieri. Dalla radio si viene a sapere che i sei evasi sono elementi molto pericolosi. Qualcuno ha paura e si allontana, altri invece discutono animatamente: «Ancora una fuga? Ma come è possibile!». «La guardia c'era?» chiedono altri. Interveniamo nella discussione: «Voi cosa ne pensate di questa clamorosa evasione?». «Non c'è più da stupirsi — dice un uomo sulla quarantina —. Ieri è successo a Saluzzo, oggi a Fossano, domani chissà dove». «C'era, qualcuno prima che parlava j di pena di morte, voi siete d'accordo?». «No, assolutamente — dice un gruppo di giovani —. Pensiamo invece che sia opportuno mettere in grado gli agenti di custodia di svolgere bene il proprio dovere». «Cioè?». «Avere mezzi adeguati per prevenire e stroncare le evasioni». Una donna non resiste più. Dice al marito: «Andiamocene a casa, ho paura». Alle 2 è tornato il silenzio attorno al carcere. La gente dopo aver meditato la notizia della fuga è tornata a casa. Lungo il perimetro del penitenziario rimangono solo gli agenti di custodia armati di mitra. Ne avviciniamo uno: «E' lei che ha sparato?». « Io no — dice —. quando è successo il fatto ero già a letto». Dinanzi al portone del carcere c'è ancora don Felice Favole, da sei anni cappellano della casa di pena. «Don Felice, conosceva bene gli evasi?». «Due o tre, ma non bene. Erano "ragazzi" tranquilli, nessuno si sarebbe aspettato un gesto simile». «La gente di Fossano non era irritata da questa nuova evasione. Secondo lei perché?». «E' stata una fuga tranquilla — dice il cappellano —. iVon ci sono} stati feriti, né grosse violenze. ; Credo che la gente ormai abi- ! tuata a sentire cosa succede', in tutta Italia, e l'episodio di\ Saluzzo è ancora vicino. non\ fa più caso a sei reclusi che i scappano». Fossano dunque ha appreso la notizia, l'ha discussa e ha lasciato perdere. La gente d'altronde ricorda ancora il luglio del '73 quando l'evasio ne di Horst Fantazzini fu ben più violenta. Fiorenzo Panerò i ! ' ! j ] I■ Fossano. L'industriale Gianni Bongioanni

Persone citate: Bongioanni, Felice Favole, Fiorenzo Panerò, Gianni Bongioanni, Horst Fantazzini

Luoghi citati: Fossano, Italia, Saluzzo