Sparò a una pernice ma uccise suo cugino
Sparò a una pernice ma uccise suo cugino Cacciatore di Alessandria a giudizio Sparò a una pernice ma uccise suo cugino (Dal nostro corrispondente) 81f assndrls, S dicembre. (f.m.) Un cacciatore, che durante una battuta aveva sparato ad un capo di seicolpendo roortaumente un compagno, è stato rinviato a giudizio per omicidio colposo dal sostituto procuratore dette repubblica Parete E' Aurelio De Micheli. 48 «noi. Silvano dXJrbe, frazione SettevenU 84. La vittima, era un suo cugino, Mario De Micheli, 36 anni, pure di Silvano, vi» Cremo12, dipendente della «Ornate!» di Ovada. del --^gsKm dmTzu»mvì^mr9Ìhuno • Castelletto d'Orba Stavano battendo una sona incolta e leggermente in petidcnxa & taryv*? ó^st*a*JìXc\ uno dall'altro. Ad un tratto si alava una pernice e Aurelio De Micheli faceva fuoco contro il volatile. La rosa dal pallini, però, raggiungeva al viso e al capo il cugino Mario; alcuni pallini, penetrati attraverso te bocca, ledevano 11 cervello. Ricoverato prima all'ospedale di Ovada e poi al centro di rianimazione di Alessandria, Mario Da Micheli moriva qualche giorno dopo, il 3 ottobre, a seguito dette gravi lesioni riportate. Ricevuto il rapporto dal carabinieri, l'autorità giudiziaria apriva una istruttoria, a conclusione della quale 11 dottor Parola ha rinviato a giudizio Aurelio De Micheli quale responsabile della morte del cugino «per avere sparato ad altezza d'uomo contro un volatile che si era alzato, senza prima essersi accertato che nei pressi o dinanzi a sé non vi fossero persone a. Una grave imprudenza. Di qui l'incriminazione.
Persone citate: Aurelio De Micheli, Mario Da Micheli, Mario De Micheli, Parola
Luoghi citati: Alessandria, Ovada
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