A giudizio l'amministratore della società " Winchester"

A giudizio l'amministratore della società " Winchester" Asti, per la mancata difesa antigrandine A giudizio l'amministratore della società " Winchester" (Dal nostro corrispondente) Asti, 3 novembre. Il pretore dirigente dottor Eozzola ha rinvialo a giudicio ! amministratore della società Winchester, Bruno Amisano, che è stato imputato di inadempimento di pubbliche forniture nei confronti delle Amministrazioni provinciali del Piemonte. Si tratta della vicenda che risale ali'8 giugno 1973 quando il jet della Winchester, che doveva essere adibito al servizio antigrandine, non si alzò in volo essendo privo delle autorizzazioni di legge. La grandine, abbattutasi con estrema violenza su una trentina di comuni, causò danni per diversi miliardi. Per inquadrare, nella sua giusta luce tutta la vicenda, occorre risalire al gennaio 1973 quando le Amministrazioni provinciali del Piemonte adottarono, ognuna per conto proprio, una deliberazione con la quale veniva approvato un programma di difesa «attiva» antigrandine, con l'uso degli aerei, sia in ore diurne che notturne, per una spesa annuale di 400 miliooi. Il contratto aveva la durata di tre anni. L'Unione delie province piemontesi affidò/dopo trattative private, alla Winchester di Roma (sezione meteorologia) l'incarico di difendere le coltivazioni agrarie, anche se m fase sperimentale, attraverso l'uso degli aerei per il «bombardamento» con sostanze nucleanti delle nubi grandinifere. Secondo un'apposita contenzione la società doveva esplicare il servizio con alcuni aerei di cui un jet per le alte «note. Questi aerei ai trovavano presso l'aeroporto di Caselle. La convenzione tra le amministrazioni piemontesi e la società era stata firmata il 30 maggio "73. La società si impegnava appunto di usare il jet, l'unico aereo in grado ci esaere adibito, specie nelle ore lujturne, alla lotta antigrandine. Sennonché la Winchester non aveva l'autorizzazione di legge per far .volare l'aereo fsi trattava di un residuato bellico; canadese), e cosi quando il temporale si aduensò sull'Astigiano il Jet non pota tareutaue u rno. In crjnaaaraeflee di questo latto q-iMeùno parlò di date, fra le prorincs tesi e la Winchester sorta una vertensa sulla responsabilità del mancato servizio. I rappresentanti delle' province piemontesi si riunirono e venne istituita una commissione consultiva interprovinciale che, compiuta una dettagliata indagine, iniziò trattative con la società privata. Questa per il mancato intervento dell'8 giugno "73 praticò una riduzione di 70 milioni sulle sue spettanze. La società Winchester si di- fende sostenendo di aver co- inimicato — a suo tempo —alle province piemontesi eneil jet non poteva volare permancarti» di autorizzazioneda parte del ministero delTrasporti e dell'Aviazione civile. Successivamente la commissione consultiva, constatato che la difesa «attiva» senza l'uso del jet non avrebbe avuto risultati apprezzabili, decise di proporre alle diverse amministrazioni provinciali lo scioglimento consensuale del contratto. Sul mancato intervento aereo di quella notte l'autorità giudiziaria apri un'inchiesta. Venne cosi alla.luce che la Winchester, al momento della .firma del contratto, «non di- sponeva — dice una lettera! del ministro dei Trasporti — ' di un certificato di idoneità'-tecnica per l'uso del Jet». Se-I gul l'istruttoria che si è ora ' conclusa con il rinvio a giudi- \ zio deirarnminlstratore della j Winchester, per violazione • dell'articolo 355 del còdice pe- > naie ossia: e Inadempimento di contratti di pubbliche lorniture». II processo sarà celebrato alla fine di gennaio prossimo, La Winchester è difesa dal l'avvocato Pasta, del foro di Asti, Vittorio Marchisio della «Winchester» Bruno Amisano in una foto di repertorio

Luoghi citati: Asti, Caselle, Piemonte, Roma