Iniziata la raccolta delle mele al macero solo quelle piccole

Iniziata la raccolta delle mele al macero solo quelle piccole Iniziata la raccolta delle mele al macero solo quelle piccole (Dal nostro corrispondente) Saluzzo, 1 ottobre, (v.i.) Contrariamente a quanto sì era verificato per quintali di pesche della provincia di Cuneo, acquistate dall'Arma e poi distrutte, perché la produzione del 1976 era stata più abbondante di quella degli anni passati e perché i mercati esteri avevano assorbito una minore quantità di prodotti, il fenomeno interesserà, se non ih minima parte, le mele. E' una fortuna per i frutticoitori, particolarmente numerosi nella pianura saluzzese, che potranno rifarsi del mancato, guadagno delle peache. Per la verità, una minima parte della produzione di mele è stata acquistata dall'Aimo e distrutta dalle ruspe, lungo le rive del torrente Varaita, nei pressi di Lagnasco. Si tratta di frutta, di piccola pezzatura, che non trova collocazione sul mercato perché non più richiesta dalla clientela che si è assuefatta a mele di dimensioni più grandi. Quelle, definite di prima scelta, si vendono bene. Il loro prezzo varia dalle 120 alle 150 lire al chilogrammo. Ma il marciti o vero e proprio delle mele non è ancora iniziato perché i produttori immagazzinano il prodotto nei «frigo», dopo averlo raccolto. Si parlerà di vendita, soltanto dopo il mese di marzo, ma fin d'ora gli operatori sono in grado di fare previsioni che essi stessi definiscono incoraggianti. La ragione prima di questo ottimismo deriva dal fatto che la concorrenza estera, soprattutto quella francese, si è attenuata a causa dei prelievi sulle importazioni. E' fatto obbligo tuttora, infatti, agli importatori, di effettuare un deposito bancario infruttifero, pari al 50 per cento del valore della merce importata. Lagnaste. La distruzione delle mele lungo la riva del torrente Varai ta

Luoghi citati: Cuneo, Lagnasco, Saluzzo