Contratto collettivo sulle uve barbera

Contratto collettivo sulle uve barbera A Nizza Monferrato, per la prima volta nell'Astigiano Contratto collettivo sulle uve barbera (Dal nostro' corrispondente) Nizza Monf.to, 24 settembre. (w. g.) Per la prima volta nella storia del mercato enologico astigiano, è stato raggiunto un accordo particolareggiato avente per oggetto il vino che si ricaverà dalle uve barbera ancora appese al tralci della vite. la vendemmia di queste uve, che rappresentano la maggior parte della produzione nel Basso Astigiano, non inizierà prima di domenica prossima. Le contrattazioni ufficiali delle uve barbera sul,mercato di Nizza Monferrato, prenderanno il via lunedì 27 settembre. Artefici dell'operazione — definita rivoluzionaria per quanto riguarda le uve barbera, ma che venne sperimentata meno di un mese fa per le uve moscato, con risultati ritenuti più che soddisfacenti dai produttori (le quotazioni del vino moscato, in due settimane, sono balzate da 430 a 600 lire il litro, in qualche caso a 650) — sono le cantine sociali della Cooperativa dei vignaioli piemontesi e la cantina S. Margherita di Costigliole d'Asti, della ditta vinicola Bertolino di Nizza Monferrato. Questi t termini del contratto concluso alla presenza del presidente delle cantine associate, Arnaldo Rivera e del sindacalista Ardtssone dell'Vrav: 7600 quintali del futuro nuovo vino barbera sono stati nià acquistati dall'azienda vinicola r.icese alle seguenti condizioni, 6600 quintali di barbera d.o.c. d'Asti a lire 315 II litro, e 1000 quintali di barbera d.o.c. Mon)errato a' lire 290 U litro. Inoltre, con le stesse cantine sociali associate, che annoverano tra le più importanti le cantine sociali di Maranzana, Mombaruzzo, Castel Boglionc, Cala- mandrana, Castel Rocchero. Tot- \ re. Scurzolengo. Alice Bel Colle i Vecchia e Cassine, la ditta Ber. '.olmo ha opzionato altri 25 mi la quintali di vino barbera alle seguenti condizioni: media mercuriale delle uve barbera della zona che la capo a Nizza Monferrato, In base alla resa di un ettolitro di vino per 135 chilogrammi di uve, con in più lire 35 II chilogrammo per la lavorazione. Fra i produttori vinicoli del- , ì«ia».2r^ ti giudizi favorevoli, in quanto è ritenuta chiarificatrice della siinazione del mercato, ponendo t i viticoltori prima ancora di ven- •■ demmiare, nelle condizioni di ta. ] lutare se converrà vendere le \ uve opoure vinificare diretta- \ ■ment" ì i«Non saremo più costretti a I. . soggtacere ad artificiose situazio-1 \ ni — essi dicono —, che ci hanno i sempre visti soccombere. Ora sap- piamo in anticipo quello che possiamo ricavare. Speriamo che re- ! sempio venga seguito da altri ». La novità, si dice nella zona, è venuta a scombussolare i piani di chi alla vigilia della ven- < demmta sulle uve berbera, dopo ! le scaramucce iniziali sul prezzi (si è parlato di contratti di piccole partite ira, le 2400 e le 2800 lire il miriagrammo), tncomln. , dava a oremere sulle Quotazioni. soddisfacenti: intorno alle 2000 lire ti miriagrammo.

Persone citate: Arnaldo Rivera, Bertolino, Castel