Ultimato ad Acqui l'ospedale moderno di Franco Marchiaro

Ultimato ad Acqui l'ospedale moderno Entra in funzione tra poco tempo Ultimato ad Acqui l'ospedale moderno (Dal nostro inviato speciale) Acqui Terme, 34 settembre. Acqui Terme ed 11 comprensorio avranno « tra qualche mese » il termine è usato dal presidente del Consiglio di amministrazione, avv. Enrico Piola che è anche vicesindaco socialista della città termale — un ospedale d'avanguardia. Sarà certamente il più moderno del Piemonte, secondo a pochi in Italia. Un particolare significativo: a Gemona, in Friuli, dopo il terremoto si deve costruire un nuovo ospedale. Amministratori locali e regionali, tecnici e sanitari hanno preso come modello quello che sta per essere completato ed Acqui. Una sola differenza: ad Acqui verrà a costare sui 5 miliardi (quasi triplicata la cifra rispetto al preventivo del 1970 quando l'opera venne iniziata); a Gemona occorreranno almeno 13-15 miliardi. Un comprensorio di 60-65 Comuni e circa 80 mila abitanti, comprese le Valli Erro, Valle Bormida di Spigno, Valle Bormida di Millesimo sino a Sassello,- Cairo e CortemUia, avrà allora a disposizione questo moderno complesso ospedaliero. Accompagnati dal presidente Piola, dal geom. Piana del Consiglio di amministrazione, dal direttore amministrativo rag. Salamano e dal funzionario geom. leardi, abbiamo visitato l'ospedale ormai praticamente ultimato. Sorge alla periferia di Acqui, in regione Fasciane in mezzo al verde, un blocco di 60 mila metri cubi costruiti su un'area di 40 mila metri quadrati collegato alla statale di Valle Bormida con una strada a senso unico rotatorio. Un servizio di pullman istituito dal Comune collegnerà la città al nosocomio. Un corpo centrale, largo 130 metri e alto una trentina, con sei piani fuori terra ed uno interrato: oltre.a due alt laterali di due plani. Nelle all, sulla destra, sono ospitate le cucine e la radiologia, sulla sinistra il reparto infettivi ed i laboratori modernissimi. Nel complesso centrale l'araminlstraztoae è di 5 reparti, uno per plano: medicina chirurgia, traumatologia, ostetricia-ginecologia, pediatria. I posti letto sono 420 più 30 culle. Abolite le corsie: tutte camere con servizi da due, quattro e sei IetU massimo. L'impianto di condizionamento dell'aria è perfetto, da consentire un ambiente altamente sano. « Scomparirà finalmente — viene fatto osservare — quell'odore caratteristico degli ospedali ». Altamente specializzati tutti i servizi. Il centro chirurgico, con sala preparatoria, sala risveglio, 5 sale operatorie-, 11 tutto con pavimento elettrostatico che elimina qualsiasi pericolo di scariche elettriche con l'uso dei vari strumenti. Accanto il centro di riami inastane, modernissimo e pitiche funzionale. « Visitando questo centro di rianimazione — osserva il presidente Praia — viene spontaneo dire, come sia inconcepibile a latto che la Regione Piemonte non ha ammesso l'ospeda¬ le di Acqui tra quelli dotati del dipartimento di emergenza, malgrado le assicurazioni che avevamo avuto dall'assessore alla Sanità, Enrìeltlrt. Il problema dipartimento di emergenza è grave, considerato proprio il comprensorio servito dall'ospedale acquese: chi è colpito da Infarto o resta vittima di un incidente stradale deve essere trasportato a Novi a Asti, ad Alessandria nei casi più gravi. « Se Z'tncWenfe — dice l'art-. Piola — avviene ad esempio nella zona di Sassella oppure a Cortemtlla, a Catfo. il malato dovrà sorbirsi 80-90 chilometri di strada tra curve e tragico. Con Acqui a metà strada ma senza dipartimento di emergenza ». Per domani il presidente Piola ha invitato la Giunta regionale, le segreterie i capigruppo a visitare lo stato del lavori dell'opera; se — e non è detto — i nostri amministratori regionali accoglieranno l'Invito, potranno vedere come sia stato commesso un errore. Aggiungiamo che il reparto radiologia con quattro impianti di diagnostica, e le appa¬ recchiature per le varie terapie è quanto di meglio si possa avere al momento. Perfetto anche 11 pronto soccorso (vi sono 8 posti di astanteria e una piccola sala operatoria) la cui rampa d'accesso sarà riscaldata per evitare pericolose formazioni di ghiaccio. Cosi moderne e funzionali le cucine (con pavimento antiscivolo) le centrali termiche elettriche e del freddo. L'Impianto che provvede al condizionamento dell'aria rendendola biologicamente pura. E tutti gli altri servizi. Nove as censo ri: due per il pubblico e due per le lettighe, quattro per il trasporto di tutto il materiale ed uno per il personale sanitario che può rapidamente raggiungere ogni punto del complesso. Tutto insomma per poter fare della medicina intensiva e della terapia d'urto. Sostituirà l'attuale ospedale di viale Alessandria che dovrebbe essere trasformato in reparto per lungo degenti e geriatria): sarebbero pronti 300 posti in un servizio di cui 11 Piemonte è carente. Franco Marchiaro

Persone citate: Enrico Piola, Piola, Salamano