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Banda musicale in cerca d'affetto E* r "Arrigo Boito" di Fossano Banda musicale in cerca d'affetto (Nostro servizio particolare) Fossano, 23 settembre. (f.p.) La banda musicale ■Arrigo Boito» di Fossano cerea l'amicizia dei cittadini attraverso 1 concerti. Domani sera, nella chiesa dei Battuti Rossi, uno splèndido esempio di barocco rinascimentale, i componenti della banda eseguiranno una serie di musiche concertistiche, classiche e sinfoniche. Si spera che il pubblico partecipi numeroso e che si instauri, finalmente, un dialogo aperto è costruttivo. La «Arrigo Boito» ne ha veramente bisogno. Sorte alla fine del secolo scorso, continuò la sua opera,| tra mille peripezie. Venne salvata dallVmlssiunc di azioni, poi consolidata con l'intervento diretto delle autorità. Un punto solo è ancora enormemente lacunoso. I cittadini di Fossano sembra non si accorgano nemmeno della banda, tanto che il gruppo è molto più conosciuto in altre zone del Piemonte che nella sua città. Questa strana tradizione — secondo i componenti — deve sparire. Pietro Leone, presidente del sodalizio, dice: «Il nostro gruppo ha operato delle scelte ben precise. Ila selezionato il repertorio cercando di migliorare al massimo l'esecuzione dei brani. StUtmo cercando cioè di qualificare le, nostra musica». La «Boito» è riuscita, con un lavoro capillare, ad attirare a sé oltre 400 soci. Leone, a questo proposito, spiega: «Ab Memo lasciato a tutu piena libertà di intervento e le quo te sociali sono state versate secondo le possibilità indivi duali. Qualcuno ha dato 500 Hre, altri 10 mila, altri ancora 50 mila. A noi questo gettito serve. Oltre al tesseramento, infatti, possiamo contare solo su un contributo della locale Cassa di Risparmio». I titolari del «posto in banda» sono trentadue, mentre venticinque sono gli allievi, tra i quali diversi universitari, sensibili alla musica concertistica. Per avvicinarli ai ssanesi, cosa cercherete di fare? «Andremo avanti — prosegue Leone — con dei concerti qualificati. Quello di giovedì sera sarà un esempio. Pensiamo che con un'opera di sensibilizzazione continua si possa richiamare l'attenzione del grosso pubblico che sinora ci ha ignorati».