A Ceva sono già in duecento e vogliono donare il sangue

A Ceva sono già in duecento e vogliono donare il sangue Stamane si riuniscono nella cittadina A Ceva sono già in duecento e vogliono donare il sangue (Dal nostro corrispondente) Ceva, 28 agosto. «Vengo spesso svegliato nel cuore della notte: c'è bisogno urgente di sangue e si deve rintracciare un donatore — dice Armando Gallo, presidente dell'Aris di Ceva — si tratta di una vera lotta contro il tempo: una emorragia, una milza spappolata possono richiedere anche dai dieci ai venti flaconi». L'associazione dei donatori di sangue cetani ha organizzato per domani una giornata promozionale, con l'intento di trovare nuovi volontari, che si aggiungano alla già folta schiera attuale. Sorta nel 1955 con una dozzina di elementi. l'Associazione conta ora due¬ cento donatori: presso l'ospedale di Ceva funziona un attivo centro di prelevamento, diretto dal dottor Sappa. I volontari del sangue sono continuamente tenuti sotto controllo medico: agli esami periodici si aggiunge una visita armuale completa, che garantisce l'integrità fisica del soggetto. Il messaggio lanciato dall'Avis è recepito soprattutto tra gli operai, i contadini ed i commercianti: sembra che le classi più ricche si dimostrino meno sensibili e anche tra i giovani, in prevalenza studenti, c'è difficoltà a penetrare. «Tutti coloro che vorrebbero donare il il Sangue, ma sono trattenuti da paura o pre- giudizi, devono avere la certezza che saranno assistiti in ogni momento, e che entreranno a far parte di un gruppo di amici — dice il dottor Giuseppe Berrà, donatore — la nostra associazione è sensibue a tutti i problemi dei soci di ordine sociale, economico e sindacale. Cerchiamo di aiutarci a vicenda, nello stesso modo in cui cerchiamo di aiutare il nostro prossimo, chiunque esso sui». L Avis cebana persegue l'obiettivo di costituire un gruppo che comprenda i donatori dell'intera Alta Val Tanaro, coordinando l'attività delle sezioni di Ceva, Garessio ed Ormea. «Anche in vista del nuovo ospedale, che richiederà quantitativi di sangue sempre maggiori, dobbiamo bai lerci per il potenziamento dell'associazione — dice il dottor Sappa, garessino — per sensibilizzare l'opinione pubblica, abbiamo anche in programma un ciclo di conferenze tenute da medici specialisti: Ut gente deve capire che può donare il sangue senza pericoli e svolgendo un nobile servizio per la società», g*. g

Persone citate: Aris, Armando Gallo, Giuseppe Berrà, Sappa

Luoghi citati: Alta Val Tanaro, Ceva, Garessio, Ormea