Nelle scuole elementari di Bra c'è lo spettro dei doppi turni

Nelle scuole elementari di Bra c'è lo spettro dei doppi turni Nelle scuole elementari di Bra c'è lo spettro dei doppi turni (Dal nostro corrispondente) Bra, 21 agosto. (g.n.) Sugli scolari delle elementari di Bra incombe lo spettro dei doppi tafxù- L'andamento delle iscrsjaru con sente di individuare due punti particolarmente «caldi» in quanto a carenza di loca- ) i i a n a oa. o e ao i ne io ne di a o aU: i plessi deUa Madonna dei fiori e della Veneria. Qui, a meno di ripieghi. deU'ultima ora, à partire da ottobre i doppi turai saranno inevi- te dal statò di :tico, 6 molto imsnche presso la faa scuola i umili Dani ca pomeriggio scorivolge aoitudini e orari, con conseguente disagio per grandi e piccini. Urta-rapida inchiesta nella parte- del quartiere Veneria rnrnpiaia tra via Europa, viale RsMmbrsnze e corso IV Novembre dimostra che gli' scolari preferiscono di gran lunga frequentare le lesioni al mattino. «Cori il pomeriggio posso giocare; fossi libero il mattino, finirei per dormire sino a tardi» confessa Roberto Grassi, che a ottobre andrà in quarta. E se la scuola fosse a tempo pieno? « Vorrebbe direstare nei banchi tutto il giorno? » chiede aUarmato Guido Perotto. No: vuol dire anche recitare, disegnare, divertirsi, ma guidati dagli Ingegnanti e in locali idonei. «Allora sì — risponde Elena Cornetto — mi piacerebbe. Qui siamo costretti a giocare sull'asfalto, in mezzo alle case ». «Ci vorrebbe una scuota nuova, con degli alberi e tanto spazio », propone Stefania Calandro, che con la sorella gemella Giovanna un altro anno andrà in seconda. Sono contrarie ai doppi turni anche le loro compagne Paola Sperone, Anna Maria Martinelli, Maria Rosa Franzo e Marcella Cravero. La costruzione di un nuovo edificio nel quartiere è prevista dal bilancio del Comune, ma per ora alla Veneria la situazione è .drammatica, Il rione oltre il passaggio a UveUo ha conosciuto negU ultimi anni un'espansione industriale e residenziale «selvaggia», testimoniata dall'incremento deUe iscrizioni alla scuola elementare; erano 230 nel '69, sono salite a 346 l'anno scorso. « In via Europa le aule sono quindici, le classi da ottobre saranno se dici — dice Bartolomeo Tropini, direttore didattico del secondo circolo —. I casi so no due: o sovraffolliamo le classi, o introduciamo un turno pomeridiano». L'edificio di via Europa — si sottolinea in un documento steso dal consiglio di circolo — non possiede le caratteristiche prescritte dal decreto interministeriale del 18 dicembre '75: nella zona, inoltre, non esiste una scuola media statale, pur essendo U numero degU alunni tale da comportare U funzionamento di ben nove classi; l'asilo di via Piumati è insufficiente ad ao cogUere i bambini che hanno presentato domanda e non è possibile ampliare l'edificio, un prefabbricato inaugurato pochi mesi fa. Un po' meno grave la situazione nel plesso della Madonna dei Fiori. Dice Renzo Ponzo, direttore didattico del primo circolo: « Nell'edificio, un prefabbricato di recente installazione, c'è posto per otto aule; una nona è già stata ricavata dall'atrio. Con il C prossimo anno le classi saranno dieci. Pigiare altri bambini nell'atrio è certamente sconsigUabUe ». «Oli organi collegiali — continua'— si oppongono d'altro canto.'e 'giustamente, all'occupazione di' un'aula nell'adiacente scuoia, perché questo significherebbe sottrarre spazio ai primi, positivi esperimenti di tempo pieno attuati per i bambini più sfortunati». eli consiglio di intentasse — conclude — proporrà'al Comune di affittare un locale nelle vicinanze, ad esempio netta, canonica del Santuario; altrimenti non resterà che or_ ruzzare perni pomeridiani di venti giórni circa per ogni classe»:. . . r g.n. Stcfania Calandro

Persone citate: Anna Maria Martinelli, Bartolomeo Tropini, Marcella Cravero, Maria Rosa Franzo, Paola Sperone, Perotto, Renzo Ponzo, Roberto Grassi, Stefania Calandro

Luoghi citati: Bra