Il "teatro povero" di Genova sulle aie contadine di Canale

Il "teatro povero" di Genova sulle aie contadine di Canale Lo scrittore Fenoglio ripresentato nella sua Langa Il "teatro povero" di Genova sulle aie contadine di Canale (Dal nostro inviato speciale) Canale d'Alba. 21 agosto. Ancora Fenoglio nelle Lan- ! ghe. Lo ha riportato ieri a Canale d'Alba il Teatro classico di Genova, con un trittico ricavato dai suoi scritti, ad opera di Sandro Bobbio, che da anni porta questo autore all'aperto, sulle aie, alternandolo ai testi di Pavese (quest'anno, anche di PiccineUi). L'anno venturo, dice, verrà con « I dialoghi di Leuco » di Pavese. Stavolta lo spettacolo è nel cortile di un vecchio ristorante con alloggio. E' organizzato nell'ambito deUe manifestazioni della Fiera del tartufo, e da Raoul Molinari: intendendosi il teatro decentrato come luogo d'incontro, cosi come lo è la Fiera, ma con intenti storici e culturali, oltre ai commerciali. Bobbio regista, per U trittico, ha scelto prima di tutto un pezzo forte e impegnato, « Il vecchio Blister », sulla Resistenza « problema importante che continua». E poi gli Altri due di vita langarola: con il sesso e il matrimonio, U lavoro e U gioco d'azzardo: «Nove lune» e « Ma il mio amore è Paco ». GU attori: Aldo Amoroso, Fulvia BardelU, Claudio D'Amelio, Mario De Martini Diri Negro, Milly Cavenaghi, Nanni Torretta, Roberto Bobbio ed Ernesto Franco (oltre, naturalmente, a Sandro Bobbio). Efficace D'Amelio nel vecchio Blister, il quarantenne vagabondo. E' stato un buon partigiano, ma una notte, ubriaco, è diventato un rapinatore. Viene fucilato dai gio- vani partigiani suoi compagni, inesorabili, perché quel furto, che in tempo di pace sarebbe stato facilmente perdonato, in queUe circostanze «ha sporcato la bandiera». Lo stesso attore interpreta anche il personaggio di Paco il giocatore, disegnato a tutto tondo. Bravi l'A¬ moroso e la BardeUi, i due ragazzi che affrontano in un gioco di scene un po' sentimentòli e un po' tragicomiche le conseguenze di quel peccato d'amore, conseguenze che dureranno « nove lune », ma si concluderanno con il matrimonio, che essi vogliono prima ancora di ve¬ derselo imporre «bit vecchi costumi e pregiudizi contadini. E' un « teatro povero », quello classico di Genova, che si vale di mezzi di fortuna e della collaborazione di tutto il paese: U quale durante U giorno ha portato mobili e suppeUetiU per le scena improvvisate, e la sera ha ascoltato attento, partecipe e plaudente. .Forse in questa sua povertà, tanto più orgogUosa quanto più è consapevolmente umile, in mezzo ai tanti partigiani e langaroli, sta la sua vera ragion d'essere. Bona Alteroeca Canale d'Alba. Si fanno le prove del lavoro di Fenoglio: tra poche ore d'asta la "prima " (La Stampa • G. Giovannini)

Luoghi citati: Canale D'alba, Genova