La grande paura del piombo tra i ricchi vigneti di Frinco

La grande paura del piombo tra i ricchi vigneti di Frinco Gli agricoltori non vogliono la fonderia La grande paura del piombo tra i ricchi vigneti di Frinco (Nostro servizio particolareJ Frinco. 16 agosto. «Non vogliamo fare la fine di Seveso. Abbiamo lottato per diversi mesi contro la fonderia S.M.A. con questo unico risultato: i lavori per iniziare la produzione proseguono a ritmo sostenuto e nessuno muove un dito per far rispettare gli impegni assunti a suo tempo dal comu- \ ne di Frinco e dalle forze po-ì litiche, contro la lavorazione del piombo nella nostra zona:;. Rinaldo Morra, 26 anni, agricoltore, riassume in termini polemici lo stato d'animo di preoccupazione e di rabbia che da alcune settimane serpeggia tra gli agricoltori della Valle Versa. La paura del piombo continua. Solo l'altro giorno, un nutrito gruppo di contadini ha risollevato in modo deciso la questione dell'apertura della fonderia S.M.A., inviando una petizione di protesta ai sindaci della zona, alte autorità provinciali e regionali, alle forze sindacali e politiche. Secondo voci sempre più insistenti, l'azienda sì, accingerebbe, infatti, ad aprire i battenti, fin dai prossimi mesi, per iniziare regolarmente la lavorazione del piombo. « Noi agricoltori di Frinco — dice la petizione — chiediamo di essere messi al corrente della "reale situazione" della fonderia S.M.A. CI risulta che nel corso di una riunione tenuta in provincia il 10 giugno scorso, il direttore dello stabilimento abbia dichiarato che la s.M.A. aprirà per fondere il piombo. Ricordiamo che il nostro paese e tutta la Valle Versa sono zone a carattere prevalentemente agricolo. La politica amministrativa che chiediamo deve essere finalmente a favore di questa nostra attività». La vicenda della fonderia di Frinco, che proprio nei mesi scorsi era stata al centro di vivaci polemiche torna ora alla ribalta. Gli agricoltori chiamano in causa soprattutto il sindaco e il Consiglio comunale, dai quali reclamano una più energica presa di posizione contro l'apertura della fabbrica. Essa occuperebbe già una decina di persone e, dopo l'arrivo di alcune sarebbe ormai te grado ziare la propria attiviti. Preoccupazioni e proteste aumentano di giorno in giorno. «Siamo nati su questa terra e non vogliamo abbandonarla per l inquinamento provocato dal piombo — dice Paolo Gavello, agricoltore —. Nei mesi scorsi, tutte le autorità ci avevano dato assicurazione che la S.M.A. non avrebbe iniziato questo tipo di la- vorazione. Ora, dopo quanto ha detto un dirigente della fabbrica in provincia, nel giugno scorso, e dopo le notizie che ci sono state riferite in questi giorni, abbiamo il sacrosanto diritto di esigere finalmente una risposta chiara». Secondo alcuni, anche i discorsi di riconversione pro¬ duttiva, avviati nel mesi scorsi, sotto la pressione degli abitanti e dei sindaci di tutti i comuni della Valle Versa, sarebbero ad un punto morto. Nonostante le assicurazioni dell'azienda, gli agricoltori non sono certi che i dispositivi di depurazione siano abbastanza efficaci. Essi temono che con l'andare del tempo, i residui inquinanti degli scarichi possono determinare nelle acque e nei terreni, l'accumulo di sostanze nocive per uomini e animali. «La lavorazione del piombo — rileva Gianni Gallino, studente in medicina, esponente del Gruppo Ecologico Culturale di Frinco — comporta problemi di carattere sanitario, di cui hanno già discusso autorità competenti in materia. La mia esperienza nella clinica di medicina del lavoro di Pavia, mi ha messo a contatto con qualche caso di intossicazione da piombo. Sono rimasto impressionato dall'inefficienza dimostrata dai sistemi preventivi, allestiti all'interno delle fabbriche». Gli agricoltori sembrano intenzionati a far sentire la propria voce con forme più incisive di protesta. «Visto che assemblee, riunioni e parole sono servite a ben poco — conclude Sergio Dopavo, 35 anni, agricoltore — abbiamo in programma alcune manife stazioni per i prossimi giorni. Speriamo che le autorità mantengano finalmente le promesse». m. a. ASTI — Una furiosa grandinata si è abbattuta nella notte fra sabato e domenica nella sona compresa fra 1 comuni di Manganino e Isola d'Asti. Il trialtempo si è accanito contro una parte limitata di territorio distruggendo oltre la metà del raccolto. Frinco. Quattro volti contadini, quattro che protestano

Persone citate: Gianni Gallino, Paolo Gavello, Rinaldo Morra, Sergio Dopavo

Luoghi citati: Asti, Frinco, Pavia, Seveso