Ricordi di Roma antica in tutto il Monferrato

Ricordi di Roma antica in tutto il Monferrato Ma i resti sono in condizioni d'abbandono Ricordi di Roma antica in tutto il Monferrato (Nostro servizio particolare) Jgfi razzano, 18 agosto. «Titus Vetius Titi libertus i seplasiarius mater genuit ma- ' terque recepiti). Tito Vezio, li- j berto di Tito, profumiere,! nacque e mori in questo luo- ■ go. ] La stele funeraria custodita in una chiesetta di Grazzano ! e intitolata ad un facoltoso j personaggio romano vissuto j tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo, fa parte di una I lunga serie di antiche vestigia rimaste a testimoniare la pre- j senza romana nel Monferrato. Profumiere di riconosciuta | fama. Tito Vezio possedeva j una distilleria di essenze per j la preparazione di prodotti cosmetici femminili. Sulla lapide, che funge da testamento, lasciò come ultima volontà che gli eredi cospargessero ogni anno, nel giorno della sua morte, il sepolcro di petali di rosa. Al di là del particolare curioso, il prezioso reperto archeologico custodito a Graz-! zano rivela un carattere più o jmeno comune ai resti di tutte le altre testimonianze della ci vilt3 romana rinvenuti nel Monferrato: il pessimo stato di conservazione. Amministrazioni comunali, enti preposti alla tutela del patrimonio artistico, organizzazioni turistiche, non sono ancora riusciti ad avviare un organico programma di interventi per realizzare una capillare opera di restauro e recupero di queste ultime vestigia storiche. U compito che richiederebbe uno sforzo comune è stato 1 , 31011111 Piegosissimi reperti per ora tacitamente demandato ai cittadini più sensibili, alla cui azione volontaria si deve spesso la conservazione di I resti della civiltà romana sono sparsi ai quattro angoli *»1 Monferrato. Sull'absidi» di una chiesetta di Molignano, frazione di Vignale, sono stati murati i busti di due coniugi vissuti nel terso secolo dopo Cristo. Le figure sono tuttora esposte alle intemperie e il marmo è in vis di sgretolamento. Un'altra lapide muraria è visibile sulla parete di un'antichissima chiesetta situata alla periferia di Moncalvo, la Pieve. Distrutta dagli Ariani durante un'incursione nel Monferrato, essa venne ricostruita più volte, n ritrovamento dell'iscrizione latina incisa su una lastra di pietra sta a testimoniare l'esistenza di una comunità romana in quella zona. Resti di monumento furono ritrovati in molti paesi: Clinico, Portacomaro, San Marzano Olivete Incisa, Vagherano. Una stele intitolata ad un legionario caduto in una battaglia fu rinvenuta a Revigliasco. •»; Numerose vestigia sono anche custodite in località del Casalese. Ad Occimiano sono visibili alcune lapidi funerarie in pietra, murate in una j parete della casa parrocchiale: a Pontestura è conservata una colonna miliare all'angolo di una casa del centro abitato. Tracce di mura, capitelli, ruderi di chiese sono ancora rintracciabili anche nei maggiori centri, come Asti e Casale. Più difficile appare, invece, l'individuazione delle strade romane. Molte di esse, infatti, non furono lastricate: per la loro identificazione non è possibile quindi contare su testimonianze concrete. Parecchie vie di comunicazione percorrevano comunque il Monferrato collegando i centri più importanti. Due delle più famose passavano da Calliano: la prima allacciava il «Municipium» di Asti a quello di Vardagate, forse l'attuale Terruggja; la seconda denominata, via «Marenca» viene ricordata in alcune testimonianze tratte da. documenti del decimo secolo oo- \\ me-la strada più importante per le comunicazioni tra le terre monferrine e la piana alessandrina. Altra via famosa era quella denominata «Giulia Augusta». Essa scendeva dalle Alpi e, dopo aver toccato alcuni grossi centri, raggiungeva Asti. Di qui attraverso Quarto, Annone, Quatto rdio proseguiva fino a Valenza, nell'Alessandrino, per scendere nell'Italia Centrale. Mauro Anselmo gjgj

Persone citate: Casale, Giulia Augusta, Incisa, Mauro Anselmo, Molignano, Portacomaro, Quatto, Tito Vezio, Vignale