"Rimbocchiamoci le maniche Siamo e restiamo contadini"

"Rimbocchiamoci le maniche Siamo e restiamo contadini" A Serralunga d'Alba dopo il nubifragio "Rimbocchiamoci le maniche Siamo e restiamo contadini" (Nostro servizio particolare) i Serralunga d'Alba, 12 agosto. Amministratori comunali, i viticoltori e funzionari dell'Ispettorato deiragricoltura si sono riuniti stamane nel muj nicipio di Serralunga per un primo bilancio del nubifragio che ha sconvolto quindici coj munì della Langa. Una commissione presiedute dal sindaco provvedere a raccogliere e a vagliare le denunce che i contadini danneggiati dovranno presentare per usufruire degli mdeonizzi. La «mappa»! della zona colpita sarà pronte ' — ha assicurato il dottor Ba- i rale dell'Ispettorato — entro! sabato. Dice il dottor Piero Lanzavecchia, titolare della Villadoria (una delle poche grosse case vinicole langarole scam| paté all'assalto delle multinazionali) e presidente del consorzio per il trattamento aereo antiparassitario: «I con\tributi statali arriveranno, se tutto va bene, tra 7 o 8 mesi Ma non « " tratta solo di farci rifondere il danno delta mancata vendemmia, si tratta di salvaguardare il futuro dei nostri vigneti. Oltre a distrugmi» grappoli c fognarne, la grandine ha intaccato i tralci, j In assenza di cure adeguate, saranno guai anche nelle prossime stagioni». Per questo, già da oggi si è iniziato ad irrorare le viti dall'alto con miscele di aspor e rame. Il consorzio chiederà alla Regione di finanziare i trattamenti straordinari e di aumentare il contributo previsto per quelli già eseguiti: «Molti piccoli produttori non hanno il denaro per pagare le quote associative: contavano sul ricavato della vendita del- le uve o del vino, che è stato inghiottito dalla tempesta». Con i chiarimenti sulle procedure necessarie per ottenere gli aiuti statali (fino a seicentomila lire l'ettaro, di cui il 40 per cento a fondo perduto: «Una cifra assolutamente insufficiente — commente Caratato Moscone, che è tra i poetai viticoltori di Serralunga rhqwiiruatl dal disastro — il ministero dovrebbe rivalutarla». Gài esperti hanno fornito cornigli sulle teoriche utili a limitare i guasti della grandinata: potatura «cortes e, per quest'anno, una vinificazione «in bianco», che consiste nel torchiare le uve evitando di farle fermentare a contatto con le vinacce. Si insiste anche sulla validità del l'assicurazione contro i danni prodotti dal maltempo: chi è assicurato non recupera certo tutto, ma riceve una boccate d'ossigeno. La volontà di ripresa a Serralunga è grande. «Dopo il di| sastro c'era gente che. diceva: la faccio finita con questa maledetta terra, lascio la vigna e vado a lavorare in fabbrica. Ma era la rabbia che ci faceva parlare così —- ammette un giovane, Giovanni Alla ria — . Adesso è il momento di rimboccarci le maniche. Contadini si nasce e contadini si rimane, nonostante la tirannia delle condizioni atmosferiche e la pessima politica agricola condotta in Italia». Con i propositi, le ansie, le paure, il coraggio e le sparanze, le poleniiohe. La più accesa si è scatenata sui sistemi di prevenzione dalla grandine. A Serralunga, come in tutti i comuni dalla sona, ci wno decine di postazioni per il lancio dei razzi. Sono inutilizzate da quando si decise di inaugurare il famoso metodo del bornbavTdamento aereo, un metodo tanto ir» lami—In e costoso quante Inefficiente. «Da due anni i Winchester non vengono adoperati — dice un prof tttore di Sinio, Gianmaria Kivetto —, ma rimane in vigore il divieto di sparare i rasai, che pure, ne sono sicuro, in moltissimi casi limiterebbe i danni. li divieto aveva un senso quando volavano gli aerei: ora che questi non sono più usati, non potremmo ripristinare le nostre postazioni?». I funzionari d>U Ispettorato sono stati pregati di girare la domante» a ehi di dovere, mentre nana saia rmmterpsle ne imi li nassa ia un'attra, neppure troppo rtrmancssa «Dove sono finiti i Winchester di o o a Asti? Non si saranno per caso trasformati ut elicotteri?». con maliziosa allusione di «parco aereo» di un deputato che aveva a suo tempo caldeggiato l'adozione del modernissimo ma deludente sistema. - ar. a. i i ! ' i ! | Gianmaria Rivetto

Luoghi citati: Asti, Italia, Sinio