Val Borbera, un polmone tanto vicino alle industrie di Giorgio Lombardi

Val Borbera, un polmone tanto vicino alle industrie Ricerca dei centri piemontesi di villeggiatura Val Borbera, un polmone tanto vicino alle industrie ■ Dal nostro inviato speciale) Vai Borbera, 9 agosto. La strada, tortuosa ma ben tenuta, costeggia il torrente, che scorre pigro cinquanta metri sotto. Il fondo della gola sembra disabitato. Invece a una curva, sotto gli alberi, quattro o cinque tende, altrettante automobili. E sul letto sassoso e nell'acqua una ventina di persone. Un sentiero rìpide in pochi minuti porta al livello del torrente. L'acqua è limpida, dai riflessi verdi, ogni tanto delle piccole dighe in pietra rallentano il corso dell'acqua, che forma dei laghetti profondi non più d'un metro e mezzo. Bambini e adulti ci sguazzano dentro. Giovanni ed Edda Greggio di Tortona, con la figlia Be- { berta di 4 anni, appena possono vengono, qui a passare mezza giornata di tranquillità. «Preferiamo venire in Valle Borbera che andare in altri posti, c'è un bel fresco, c'è tranquillità, l'acqua è pulita». Sconsigliabili le gite domenicali : «In questo momento — aggiunge Giovanni Greggio — siamo poche decine di persone. Ma la domenica sono uno vicino all'altro, come sulle spiagge di grido». Questo è uno dei punti più beili della Valle Borbera. Tra Persi e Pertuso il torrente scorre in una gola strettissima, tra pareti rocciose di puddinga a picco sul corso d'acqua. E' la parte centrale della valle. Lungo una quarantina di chilometri, il Borbera nasce dal monte Canno Qfi40 metri), che segna il confine di tre regioni: Piemonte, Liguria ed Emilia. Ma a pochi chilometri da qui si sconfina in Lombardia. Nel suo zigzagare verso la pianura, il torrente incontra Carrega, Cabel!a, Albera, Rocchetta e Cantalupo, tutti paesi ai quali perla Vreèrsioneva aggiunto lag-venivo Ligure, a ricordo della lunga appartenenza di queste contrade alla Repubblica Genovese. Nella parte alta, la vallata è una grande conca verde, da cui si ramificano numerose valli minori, ricche di acqua e di boschi. Cabella Ligure è il centro più importante dell'alta Valle Borbera. Qui si visitano un castello dei Doris e, nella frazione di Rosane un santuario. Un'altra frazióne. Capanne di Coscia, è località turistica estiva e invernale, da cui, superato lo spartiac- que, si raggiungono facilmen- te Pavia e Piacenza. In piazza Vittoria c'è un gruppo di ragazzi. Massimo Ratti, che vive a Genova, vie-ne qui tutte le estati. Ne spie- ga il motivo: «La mia fami- glia è originaria di Cabella, qui abbiamo riattato una vec- chia casa e veniamo ad abi- torci ogni volta che poesia- mo». Manuela Piovano viene in Valle Borbera da pochi an- ni, per stare insieme al fidan zato. «Qui si sta bene — inter viene Luigi Staccioli — noi ragazzi ci ritroviamo un anno dopo l'altro, ci scambiamo le esperienze, stiamo insieme volentièri. Per questo quando si viene qui una volta non si cambia più. Certo, non abbia¬ j mo i divertimenti che si possono trovare a Cervinia, Se-1 slriere o Cortina. Però la Pro Loco fa qualcosa». E indica alcuni manifesti: 9 agosto, dice uno, Fontane danzanti; e ancora: 10 agosto, canta Sandro Giacobbe; 14 agosto, Bruna Lelli. Qualcuno si lamenta per la mancanza di camping organizzati («Molti turisti] venqono qui solo la domenica ! — dice Staccioli — se ci fosse. un campeggio potrebbero arrivare già al venerdì sera»),\ altri perché in valle non c'è una piscina, «anche se l'acqua del torrente è pulitissima»,': precisa Ratto. Quindi, anche questa è una zona caratterizzata dal turismo di ritorno (cioè gente emigrata nelle grandi città i che ritorna al paese per trascorrervi le vacanze), dotata! di scarse attrezzature ricetti- i ve (in quanto, chi è originario di qui tende ad usare la casa ! degli antenati, che in molti ] casi ha fatto restaurare).] D'altro canto un turismo di i qnp«tn Hpo ha itr» certo f?.SCÌ-1 no anche su altra gente, che! qui può trovare tranquillità,! cibi genuini, prezzi accessibi-i li. I Nella sua parte centrale, co me abbiamo visto, il torrente | ha scavato una gola in una | zona montagnosa, aspra e sei- j vaggia. Nell'ultima parte la val.e s'allnrgs. il paesaggio è dolce. E' una zona fertile, con campi, orti, viti e, più in .Ito, castagni. E allo sbocco della valle, dove il Borbera si getta l nello Scrivia, è Vignole Bor-| bera. stazione sull'autostrada; Milano - Genova. Qui finisce,! come spiega un funzionario : dellEpt di Alessandria, «un] altro polmone di serenità ali centro delle regioni industria- j li italiane». A pochi chilometri ds qui Arquata e Serrava!- J le, cementifici, raffinerie, fab- \ briche. Si rientra nella nostra «civiltà». Giorgio Lombardi ! Un angolo balneare della Valle Barbera (Foto La Stampa - Gianni Giovannini)