Alpinista cuneese precipita per trenta metri: incolume

Alpinista cuneese precipita per trenta metri: incolume Dopo la caduta ha marciato per 8 ore Alpinista cuneese precipita per trenta metri: incolume (Nostro servizio particolare) Cuneo, 21 luglio. (S.T.Ì Uno sperone roccioso cui si era appoggiato con un piede ha ceduto e Vincenzo Ravaschietto, 17 anni, studente cuneese, residente in via Quintino Sella 35, è precipitato per quasi trenta metri, sbattendo ripetutamente contro la parete della montagna. E' lui stesso — ricoverato' ora all'ospedale S. Croce di Corneo con sospetta frattura della mascella ed ammaccature di ogni genere — a raccontare l'impressionante incidente alpinistico, accaduto alle 13 di domenica scorsa sulla parete sud del Cai re de Cougourde, sopra St-Martin Vesubie, nelle Alpi Marittime. Vincenzo Ravaschietto era in cordata con due amici cuneesi, Aldo Bonino e Paolo Fenoglio, quando per l'improvviso cedimento di una roccia ha fatto lo spaventoso volo, rimbalzando contro la parete e rimanendo poi bloccato dalla corda. Dopo vari tentativi, i due compagni di cordata sono finalmente riusciti a «recuperare» il Ravaschietto, portandolo poi sino al rifugio «Caire de Cougourde». il cui custode ha dato l'allarme alla squadra del CA J. A causa della sopravvenuta oscurità non è potuto intervenire l'elicottero della gendarmeria francese ed i tre hanno dovuto attendere che giungesse sino al rifugio la squadra del Soccorso alpino. Dopo una marcia notturna di quasi j otto ore ed una breve tappa a Margheria Boreone, Vincenzo Ravaschietto — che non presentava ferite gravi — poteva ricevere le prime medicazioni presso il Pronto soccorso di Si-Martin Vésubie. Quindi, a bordo della automobile con la quale erano giunti nel primo mattino a St-Martin, i tre alpinisti hanno fatto ritorno a Cuneo, attraverso il colle della Lombarda. Ricoverato subito all'ospedale S. Croce di Cuneo, il giovane Vincenzo — che tutto sommato se la caverà con qualche giorno di degenza — ha avuto paróle di gratitudine per 1 due amici e compagni di cordata, Aldo Bonino e Pao 10 Fenoglio: grazie al loro coraggio ed alla .non comune presenza di spirito, la brutta avventura alpinistica per lui rimarrà solo un ricordo. E, forse, un monito per le prossime imprese in montagna. Vincenzo Ravaschctto

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