Consiglio comunale aperto per la vertenza Borsalino

Consiglio comunale aperto per la vertenza Borsalino Una fabbrica che non deve morire Consiglio comunale aperto per la vertenza Borsalino tert paragonata ed una parabola discendente che dipendenti e tlnaettatati esttpegacemo Hm (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 20 luglio. Alla «Borsalino», l'azienda di Massoneria che produce i cappelli famosi in tutto il mondo, t lavoratori sono In lotta dà dieci mesi atta ricerca di un colloquio con la proprietà che porti a un'inversione di tendenza nell'attuale situazione. Una attuazione che può es¬ tà politica di gli attuali proprietari, i cugini Te resto Usnelli e dampero Vaccarino, nipoti d'acquisto di? Teresio Borsatino, figlio del fondatore delta ditta Giuseppe che nei 1157 aprì una piccola bottega di cappellaio ben presto trasformata in fabbrica. Una parabola che può essere racchiusa in due cifre: t 3500 dipendenti circa del 1947 sono acesi oggi a 411. Dopo scioperi, manifestazioni e assemblee aperte. Il problema «Borsalino» è approdato in und seduta aperta del Consiglio comunale, riunitosi nel teatro di via Vescovado: presenti,' oltre agli amministratori, tindacnllili, esponenti politici, parlamentar,, moltissimi del dipendenti del cappelunao e altri.lavoratori. Dopo la introduzione del sindaco Borgogna che ha fatto la storia di questi dieci mesi di lotta, ha parlato il segretario del consiglio sindacale di sona, Guglielmo Cavalli: «TI problema "Borsalino" — ha detto — e un problema aperto da anni ed ora occorre uno stono comune perché le richieste qualificanti dei lavoratori vengano prese In considerazione». «La proprietà — ha concluso Cavalli — ha dimostrato la più totale Intransigenza, vuole mantenere le cose come stanno, per questo i lavoratori chiedono.solidarietà completi con i .tatti e non con le parole*. Gratto Quattrocchio del consiglio di fabbrica ha ribadito 1 vati punti, ricordando che «et battiamo per un domani dell'azienda tn cui lavoriamo e che potrebbe, se ci fosse maggior hnpagno' commer- dal*, produrre molto di più perché è un prodotto ottimo, qualificato in Italia e all'estero». Dna lavorati ice. Maria Tirantello, ha trattato il problema ambiente. «Si usano materiali nocivi senza precauzione — ha detto —; vi sono servizi igienici insufficienti e sporchi; abbondano solo topi e scarafaggi». Sullo stesto tema è intervenuto un altro lavoratore, Giovanni Zenevre. Dopo gl'interventi del consiglieri comunali Zino del psi (l 1 padroni della Borsalino devono ricordare che la fabbrica non è un fatto personale dell'imprenditore ma un fatto sociale/. Codio dei psdi, Vandane della de (SI deve intervenire prima che l'azienda muoia per rari turnazione;, Taverna del pri e Silvana Dameri del pei (la miopia dirigenziale alla Borsalino non ha tenuto conto del tempi e della riconversione;, il sindaco Borgoglio ha disposto l'invio dell'ufficiale sanitario del Comune per una verifica della si tuazlont ambientale nella fabbrica. Umberto Rossini del consiglio di fabbrica delta Imex ha invitato l colleglli della Borsalino a collegarsi con i presidenti dei consigli di quartiere per «generalizzare la lotta». E un lavoratore in penato- ne, Regalai, ha violentemente al- toccato t titolari. A conclusione. Consiglio comunale e lavoratori hanno approvato un ordine del giorno in cui si afferma che ta direzione della Borsalino «dovrà cambiare 11 proprio punto di vista sul problema della necessaria espansione degli Investimenti e ristrutturazione ■ rlrralaln da confrontare con il consiglio di fabbrica e da non decidere dall'alto com'è accaduto in passato con n- suitati negativi». f. m. Maria TiranteBo 'iti-;~ì Guglielmo Cavalli Giulio Quattrocchi© Silvana Dimeri

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