Seicento vini italiani al "congresso" di Asti

Seicento vini italiani al "congresso" di Asti Selezionati per il premio "Doja d'or, Seicento vini italiani al "congresso" di Asti (Dal nostro corrispondente) Asti, 24 giugno, (vjn.) «Delicato e difficile più di quanto comunemente si creda è il compito, anzi l'arte dell'assaggiatore di vino». Così ha detto uno dei sessanta assaggiatori giunti da diverse regioni italiane per lo svolgimento degli assaggi per la .selezione dei vini partecipanti al quarto concorso nazionale vini a denominazione di origine controllata e a denominazione controllata garantita da pesce, antipasto, da primi piatti, da arrosto, da piatti forti e da dessert per il premio «Doujador». Sono oltre seicento i campioni di vini (centosessanta sei tipi) giunti alla Camera di commercio da sedici regioni italiane. Il Piemonte è rappresentato da ventisei qualità, la Lombardia da diciassette, il ;Trentino Alto Adige da diciot-1to, il Veneto da venti, il Friuli da sedici, la Toscana da undici e cosi via. Anche quest'anno sono presenti un numero di vini francesi partecipanti all'apposita sezione internazionale del concorso. Di buon'ora anziché il caffelatte gli assaggiatori hanno preso posto nel salone del Palazzo camerale iniziando a sorseggiare una per una le qualità: prima i vini bianchi leggeri e asciutti, poi i più corposi ed alcoolici ed infine, verso mezzogiorno, quelli dolci. Le bottiglie sono tutte prive di etichetta e contrassegnate con un numero in modo che gli assaggiatori ignorino in modo assoluto il nome del produttore. Per ogni tipo e qualità è stata compilata una scheda con gli elementi di valutazione: limpidezza, colore, finezza, intensità. Non tutti i vini presentati naturalmente ottengono un punteg gio sufficiente per essere premiati con la «Doujador». Sono ammessi al concorso i vini italiani ottenuti dalle uve prodotte nelle' zone indicate nei rispettivi. disciplinari di produzione. I campioni, in base ad un regolamento, devono riferirsi a partite di vino di diretta disponibilità del concorrente ed in entità commerciabile non inferiore ai dieci ettolitri. Il segretario delle varie commissioni dì assaggiatori, Franco Sgarbi, che è il factotum di questi concorsi, nell'illustrare ai cronisti la tecnica dell'assaggio ha detto: «In alcune persone particolarmente dotate ed esercitate, la capacità discriminatoria delle qualità organolettiche dei vini può raggiungere risultati sorprendenti tanto da saper diagnosticare semplicemente odorandoli se i vini sono giovani o vecchi, se pronti al consumo o già in via di decadenza, da quale vitigno prò-vengono e qualx difetti han- uo». Stamane sono stati degù- stati i vim del Piemonte e del- la Lombardia, domani quelli del Trentino. Alto Adige e Ve- neto poi .quelli delle altre re-gioni. Asti. Un gruppo di assaggiatori durante una « prova vinicola »

Persone citate: Franco Sgarbi