Valenza: l'operaio orafo che sparò "Sono vittima di una congiura"

Valenza: l'operaio orafo che sparò "Sono vittima di una congiura" Interrogato, dopo la sparatoria, dal magistrato Valenza: l'operaio orafo che sparò "Sono vittima di una congiura" (Nostro servizio particolare) Valenza Po, 21 giugno. , Pietro Roccaforte, un operaio orafo di 28 anni — fa l'incassatore — protagonista di una sparatoria nella notte tra sabato e domenica, è stato interrogato stamane dal procuratore della Repubblica dott. Buzio alla presenza del difensore avv. on. Fracchia. Ha sostenuto di aver « voluto richiamare l'attenzione sulla congiura di cui è vittima » ed avere fatto in modo di interessare « tutti al suo caso, compresa la tv». ' Dopo aver fatto prigioniera una ragazza ed essersi barricato armato nel suo alloggio al terzo plano di un vecchio edificio di Valenza in via Pastrengo 9 nel centro storico, ha sparato contro i carabinieri Poi si è arreso. Pietro Roccaforte, nativo di Vallelunga (Caltanissetta) abita da anni a Valenza col padre Giovanni di 64 anni e la madre Paola Pacino di 62. Nello stesso edificio di via Pastrengo 9 vive la giovane che è stata sequestrata,.Valeria Turelta. 31 anni, anche lei operaia orafa. Tutto è iniziato verso le due di sabato notte, ma quanto è accaduto ha un precedente che risale a tre anni fa. Allora il Roccaforte era dipendente del laboratorio orafo di Giampiero Spalla, 34 anni, via Foscolo 1 e Tiziano De Petris 21 anni. Viale Santuario 8. Era stato licenziato nel '73 perché, ritenendosi perseguitato dai datori di lavoro, lì aveva minacciati con una rivoltella. Un episodio che evidentemente il Roccaforte non aveva mai scordato, anzi stava studiando quali vendette escogitare. Così si è arrivati a sabato notte. Appostatosi, armato di fucile calibro 12 nell'atrio di casa, ha atteso il ritorno di Valeria Turetta, che assieme ad amici era andata a ballare. Come la ragazza, allegra e sorridente ha varcato Ja «porte M^via, Pai streago 9. 4 u *#¥*», d'lr0"ì te l'incassatola, vrmd spianai fa. « Seguimi — ha intimata l'uomo —.'vieni a casa mia, non aver paura non ce l'ho con te, ma mi servi ». Valeria non ha avuto scelta ed ha obbedito. Entrata in casa il giovane, tagliato il filo del ferro da stiro con un coltello a serramanico, ha legato la ragazza per ì polsi, quindi ha scritto uno j strampalato messaggio. Quin, di Pietro Roccaforte ha svegliato a padre 'e lo ha mandato a portare il bigliétto ai carabinieri poi si è barricato, fucile in pugno accanto alla ragazza sequestrata. Per strada Giovanni Roccaforte si è imbattuto in un equipaggio della Radiomobile. Al vice brigadiere Renzo Baldini e al carabiniere Franco Lo Monaco, ha consegnato il biglietto del figlio. 1 due militari dopo averlo letto si s sono precipitati in via Pastrengo 9 salendo al terzo piano. L'orafo li ha sentiti arrivare, ha intimato loro di stare lontani precisando che voleva,il procuratore della Repubblica. Con le chiavi avute da Giovanni Roccaforte. Baldini e Lo Monaco hanno aperto, ma il giovane ha sparato senta esitazione. Franco Marchiare Valenza Po. Pietro Roccaforte e Valeria Turetta, il giovane ostaggio

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