Mercantour: tutti d'accordo (ma non tanto i cacciatori)

Mercantour: tutti d'accordo (ma non tanto i cacciatori) Affiorano le polemiche per il parco italo-francese Mercantour: tutti d'accordo (ma non tanto i cacciatori) (Nostro servizio particolare) Valdieri, 12 giugno. I francesi sono prossimi a con retizzare l'idea de! parco naziona- jie dei Mercantour. Le lìnee del progetto governativo sono state ; esnoste otto giorni fa a Nizza dal ; sottosegretario Granet ai 27 sinda- ' ci dei comuni montani del dipartimento delle Alpi Marittime i cui j territori sono in predicato di essere incorporati nel parco. Tuttavia non tutte fila liscio: non è stata ancora superata Top- i posizione di Tenda. St. Martin Vesuvie. Sospel e degli altri co- > muni delle valli Roya e Vesuvie : ' quali prima di concedere il loro benestate chiedono determinate garanzie sulle possibilità di so- ' prawivenza di coloro che si dedicano ancora all'agricoltura. Ghie-, dono insomma che ai montanari 1 non si faccia fare la fine degli in- j diar.i delle «riserve» americane.' Identiche preoccupazioni si nu- ; trono sul versante italiano i cui ! territori d'alta quota compresi fra '•■ le valli del monregalese e l'alta -.alle Stura potrebbero entrare a : far parte, assieme al comprenso- rio del Mercantour. del più vasto I parco internazionale delle Alpi marittime. E' un progetto che da tempo è caldeggiato dalla -pro na- tura», da -Italia nostra» e da en-1 tusiastici fautori sia al di qua che al di là delle Alpi li »superparco» è bene accetto allo stesso governo di Parigi ed alle amministrazioni frontaliere, se è vero che alla riunione di Nizza. Granet ha annunciato per il 14 giugno una prima presa di contatto con le autorità italiane. Non si sa però se statali o regionali, anche se la regione Piemonte sembra essere l'interlocutore designato dalla vigente normativa suli'as setto del territorio. Ora. a pre scindere dall'ipotetica realizzazione del parco intemazionale, la regione Piemonte intende creare cinque parchi naturali regionali. Due di essi sono appunto previsti provincia di Cuneo: il primo in ! valle Pesio. il secondo in alta vai- : le Gesso con una piccola appendi- ! ce in territorio di Aisone [valle ! Sturai : Per sondare l'opinione delle am- ministrazioni e delle popolazioni i interessate si sono svolte recente- ! mente due assemblee: a Chiusa Pesio con l'intervento del presi- ; dente della giunta regionale Vi-. glione e dell'assessore Rivalta. E j la seconda a Valdieri. La scelta i della valle Pesio è intesa a vaio-1 rizzare e a salvaguardare le bellez- ! ze naturali di una vallata finora ; non intaccata dal turismo residen- ; ziale di massa. Perciò si intende preservare l'ambiente da altera- ; zioni e speculazioni, promuovere •I restauro delle vecchie abitazioni migliorando le condizioni della presenza umana, rinnovando il ■ rapporto uomo-montagna, sia per j chi lassù vive e intende restare, I sia per chi ci viene in vacanza. La j creazione del parco prevede da un ; lato la riattivazione dei sentieri, la costruzione di nuovi rifugi, di punti di sosta, il potenziamento dei pascoli nei boschi, tu.--'andò j la fauna con il divieto di caccia (e già i cacciatori sono insorti per ! invocare almeno un angolo riser- ! vato alle loro doppiette) e fissan ! do rigidi vincoli nel settore urba: nistico. ! L'accogilenza della gente della , ! valle Pesio alla proposta regionale : è stata sostanzialmente positiva, j L'amministrazione comunale di | i Valdieri è intenzionata a contrat! tare seriamente con la regione l'i-1 stituzione del parco: si chiede in; somma l'autogestione del parco j . da parte delia comunità locale. Ce 1 j lo conferma il sindaco Battista ! i Bluotto che troviamo sulla strada { 1 di fondo valle mentre è diretto a l ! una riunione della comunità mon- ; ; tana: -Ben venga il parco, ma non I ; si scordino che dentro vi abitano '■ i montanari: chiediamo alla regio ne un intervento per la realizza- ! ! zione di para-valanghe lungo ie \ ■ strade per le terme. Desertetto. S. j ; Lorenzo e Arpetta. per evitare che ; ' restino isotate l'inverno: j ■! vice sìnuacu Luigi Mirayiiu rit badisce il concetto dell'autogestione -La riserva è un bene che è i sempre stato più degli altri che I nostro, benché il 96 per cento del I territorio sia di proprietà comuj nate». Sulla strada delle terme, mentre è diretto alla semina degli avanot ti. troviamo Giovanni Baretto. di . |rettor? <Je,la "serva e grande 'espert0 di ,oUna e f,ora a|P'ne: alpln •lo pongo al primo posto il prò blema umano. Il parco può essere un bene per la valle, però ricordiamoci che i montanari devono poter continuare a viverci e da come mi pare sia concepito, il parco costituisce un cancello chiuso a qualsiasi altra iniziativa. Impone regole di comportamento molto rigida sia per i turisti che per i residenti. L'accesso ai sentieri sarà regolato come il taglio del fieno, non si potrà più abbattere legna da ardere per il consumo domestico, raccogliere funghi e j piante officinali. Protagonisti del essere gli uomini j Pfrco levono essere gli • deL P°st°: Ecco " parere di An,onio Fran i co. pensionato, «barba- Toni» per ' quelli di S. Anna di Valdieri: «Si al parco, purché non sia una schiavitù per coloro che ci vivono. Chiediamo libertà di circolazione, noi qui ci stiamo tutto l'anno e d'inverno spesso siamo isolati'. Giù in fondo vaile, a S. Lorenzo, abbordiamo i fratelli Giacomo I e Giuseppe Lovera, intenti a caricare il foraggio sul fienile: •// i parco? A noi non dà né danno né 1 vanfaggto». n. m. Sks

Persone citate: Bluotto, Giacomo I, Giovanni Baretto, Giuseppe Lovera, Martin Vesuvie, Tenda