Il tribunale dà ragione al cittadino che protesta

Il tribunale dà ragione al cittadino che protesta Nella caniia contro la Michelin Il tribunale dà ragione al cittadino che protesta (Dal nostro corrispondente) i f. ^tTdu^C^U^^cbv quantenne «cittadino eh* protesta» di Alessandria, he avuto ancora una volta partita vinte nella causa contro la Michelin di Spinetta Marengo che. dopo avario assunto in base alla legga, speciale perché orfano di guerra, Intendeva poi licenziarlo al termine del periodo di prova. Arrivato ad Alessandria negli Anni Sessanta dalla naUva Pisa, dove èra riuscito dal partito comunista di cui ara stato esuouaule contestato di sinistra, Dino Ottavi per le sue prese di posizione contro tutta e contro tutto è divenuto noto coma «cittadino che protesta», ima posiziona che gli e valsa il carcere, tante grane e il manicomio giudiziario. Nell'ottobre 1074. essendo egli orfano di guerra, veniva assunto dalla Michelin di Spinetta Marengo che nel novembre successivo lo licenziava prima della scadenza del mese di prova. Ottavi si rivolgeva al pretore e con sentenza dell'aprile 1975 veniva imposto alla ditta di riassumerlo. Ricorso della direzione dello stabilimento e conferma ora della sentenza pretorile da parte della sezione del lavoro (guidici Garavelli, Di Serafino e Giglio Comizio) de) tribunale di Alessandria. Al momento dell'assunzione obbligatoria perché orfano di guerra, la Michelin aveva fatto firmare il normale contratto che prevede il mese di prova con possibilità di licenziamento senta motivazione, espusola alla quale la direziona del complesso industriale eoi ricorsa appunto per liberarsi del «cittadino che protesta», una presenza non certo facile. Una serie di sentenze della Cassazione affermano che anche nel caso di assunzione obbligatoria previsto dalla legge, il dipendente è soggetto al normale trattamento normativo, con conseguente periodo di prova e licenziamento senza motivazione. Altre sentenze, invece, tra cui la più recente del luglio 1975, sono di parere opposto: non possibilità di licenziare entro il mese di prova. A queste si è riferita la sezione del tribunale di Alessandria, dando ragione all'Ottavi; la Michelin ricorrerà in Cassazione. Intanto, Dino Ottavi, che il 31 marzo scorso aveva iniziato all'interno dello stabilimento uno sciopero della fame perché la direzione lo' pagava ma senza farlo lavorare, continua a far parlare di sé e ora rischia un'incriminazione. Secondo un rapporto inviato dai carabinieri alla procura della Repubblica e un esposto della Michelin, il 21 maggio scorso, alla guida della sua motoretta. Dino Ottavi, mentre veniva chiusa la porta carraia dello stabilimento, aveva investito volontaria-, mente e senza motivo (cosi sostiene l'interessato) il sorvegliante Pierino Ceci. 43 anni, abitante in corso Cento Cannoni 10. producendogli lesioni alle gambe guaribili in cinque giorni.

Persone citate: Di Serafino, Dino Ottavi, Garavelli, Giglio Comizio, Ottavi, Pierino Ceci, Spinetta Marengo

Luoghi citati: Alessandria, Pisa