Le majorettes a Casale di Angela Virdò

Le majorettes a Casale Ventitré gruppi per il titolo nazionale Le majorettes a Casale (Dal nostro inviato speciale) Casale, 31 maggio. Centinaia di stivaletti bian- chi hanno invaso domenica la capitale del Monferrato. A suon di banda venturi, gruppi di Majorettes hanno sconvol-o le calme abitudini di Casa- le per contendersi il titolo di campionesse italiane di Ve ir- ling fl'abilità nel far ruotare il tradizionale bastone/. Deiventitré gruppi nove erano formati di minimajorett.es (bimbe dai 3 ui 12 anni) é li di Majorettes. I paesi rappre- sentati: Gussago. Figino Sere- na, San Mauro Torinese, Ce-sano Modèrno, Chiuduno. Treviglio, Gattinara, Occimia- no. Vespolate. Robbio Lomel- lina. Collegno, Currù. Casale Monferrato, Oleggio, vincitri- ce delle prime due edizioni della Coppa Italia. La mobilitazione per la fé- i sta delle Majorettes è iniziata I molto presto. Già alle noce | del mattino i casalesi hanno riempito il Mercato Pavia di [piazza Castello per assistere'alle prove individuali di pie- j cole e grciidi. Un'ora di sosta I a mezzogiorno e poi di nuovo spettacolo con le esibizioni di gruppo prima «da fermo» e poi «in marcia» lungo le strade del centro storico tra ali di folla che applaudiva e a gran voce richiedeva bis ad ogni angolo di strada. Al termine della parata «la pista» del Mercato di piazza \ Castello è una distesa di colo1 ri e di pennacchi sventolanti. l gruppi schierati attendono:n silenzio il verdetto delia\ giuria. Discorsi, strette di ma- j ni. ringraziamenti alla città ospite e poi inizia il rosario dei vincitori. Un nome ricorre con puntualità ad ogni pre mio: Oleggio. La cittadina del novarese è per la terza volta consecutiva la vincitrice' asso- '■ luta della Coppa Italia. Le ra- j gazze di Oleggio, piccole e: grandi hanno tinto tutto: le prove individuali, le esibizio\ ni in gruppo «da fermo» e «in : {.parata». Il gruppo di Casale \ Iva conquistato U secondo poj sto. i Ivana Vaccarolt, consacrata a casale campionessa d'Italia i per terza volta consecutiva \e capitana della squadra di ,Oleggio spiega le ragioni di j questo continuo successo. i «Essere majorettes per noi è [ una cosa seria, dichiara il < sincronismo perfetto che oggi jCi ha fatto guadagnare tanti \ applausi è frutto di tante ore i dj allenamento (2-3 al giorno) Ifatte con lo stesso impegno degli atleti, dei ballerini, dei | giocolieri con la differenza ■ che il nostro unico guadagno è l'applauso e l'entusiasmo della folla». r*rgw^v ^/dCC^^OÌ' " ■ maforettes speciale. Ha iniziato a «sfilare» a 14 anni per un hobby che è diventato presto passione. Dopo quattro anni di allenamento e di cocciutaggine è oggi la «ballerina della strada» piti richiesta in Italia. Il suo impegno l'ha portata persino a studi in ! Francia e in America. Ivana [persegue uno scopò preciso. i che è anche quello della fedeli razione internazionale delle l Majoreftes che si arrivi a dichiarare il movimento majoI relles (cosi lo chiamano i suoi dirigenti) disciplina sportiva e come tale abbia diritto alle Olimpiadi. «La resistenza e l'abilità fi sica che ci viene richiesta — sostiene Ivana — non è molto diversa da quella di centrometrista o un saltatore. Noi dobbiamo marciare, come militari, danzare come ballerine, saltare come atleti, usare le mani come giocolieri, il tutto con prefetto sincronismo e in qualsiasi condizione di tempo e luogo. Questo si ottiene solo dopo una rigida disciplina fisica, abbiamo diritto alle Olimpiadi». Angela Virdò ccsdlclivf(d{sIn\si T! n\l^Mj cI dI i sI m| dr[p'aj cI asgpdfvap\ C Casale. La capitana delle ragazze di S. Mauro