No dei giovani all'arte orafa

No dei giovani all'arte orafa Dibattito a Valenza Po No dei giovani all'arte orafa (Nostro servizio particolare) Valenza Po, 27 maggio. ' (f.m.) Valenza Po ha nella produzione orafa la sua attività principale, con oltre 900 laboratori — in gran parte artigianali — che danno lavoro ad almeno cinquemila dipendenti. Una produzione orafa altamente ricercala in tutto il mondo perché opera non di macchine, ma della mano dell'uomo, della sua fantasia, della sua genialità creativa. In queste condizioni è però indispensabile che vi sia un continuo rinnovo di artigiani orafi, un rinnovo che può venire soltanto attraverso ad un valido apprendistato. E qui sorgono i problemi: vi è un •pauroso calo tra i giovani di elementi, disposti ad iniziare l'apprendistato orafo. Un tema che, per iniziativa dell'Associazione "orafa vaienzana, è stato dibattuto in una tavola rotonda organizzata in concomitanza con la mostra degli elaborati degli allievi dell'istituto statale d'arte «Benvenuto Celimi» e della mostra retrospettiva della oreficeria valenzana. Ha aperto gli interventi Giampiero Ferraris, presidente dell'Associazione orafa, che ha sottolineato come l'apprendistato sia essenziale per la sopravvivenza dell'oreficeria. «Le statistiche — ha detto — rilevano una caduta vertiginosa degli apprendisti (i giovani preferiscono gli istituti tecnico-commerciali e il liceo piuttosto che le scuole professionali d'oreficeria), esiste'pertanto la necessità di orientare verso le scuole professionali i nostri allievi e di questo devono farsi carico anche gli imprenditori». A Valenza esiste l'istituto d'arte «Cellini» e l'istituto regionale professionale. «Il Cellini — ha detto il preside prof. Mario Fornelli — dopo il primo triennio rilascia un diploma di mestiere d'arte orafa o arte delle pietre dure; poi vi è ancora un biennio con materie artisticoculturali con diploma • che consente l'iscrizione all'Università. L'istituto prepara non solo, giovani apprendisti ma anche specialisti a livello dtriyCTiziulc c VonfiCviUi itOii Iìu bisogno sàio di esecutori, ma soprattutto di creatori». La. scuola regionale, coinè ha spiegato il preside, prof. Pier Giorgio Maggiora, è gratuita, eoa ciclo di studi, biennale « triennale, con .corsi di oreficeria e smaltatura: bisogna sensibilizzare i giovani e i sindacati sull'importanza di questa scuola eVi-è un divario crescente — ha detto l'assessore Lorenzo Quarta — fra scuola professionale e produzione, mentre il numero dei giovani ohe, prosegue gii studi dopo la media aumenta, cala invece il numero degli allievi orafi. Gli orafi qualificati Jhele m Iacono e con essili primato dotta pregevole lavorazione di Valenza, Occorre invertire questa tendenza».

Persone citate: Cellini, Giampiero Ferraris, Iacono, Lorenzo Quarta, Mario Fornelli, Pier Giorgio Maggiora

Luoghi citati: Valenza