I pescatori del Saluzzese non vogliono acque proibite
I pescatori del Saluzzese non vogliono acque proibite I pescatori del Saluzzese non vogliono acque proibite ■Dal nostro corrispondente) Saluzz'j. 21 maggio. (v. Domani pomeriggio, a Sanfront, in Valle Po, i Liberi Pescatori di Saluzzo protesteranno contro gli «usi civici» in materia di pesca. La manifestazione, che consisterà nel buttare l'amo nelle acque «proibite» del Po, era già stata programmata per domenica 9 maggio, ma i! maltempo ne aveva impedito il regolare svolgimento. «Uso civico» in materia di pesca vuol dire che il diritto di pesca è riservato in esclusiva egli abitanti di quei comuni in cui scorrono le acque pescose. I sàluzzesi. per esempio, che dispongono di un so Io torrentello, il Rio Torto, inquinato dagli scarichi industriali, non sanno dove andare a gettar l'amo. Peraltro, non intendono rinunciare ad un passatempo che ritengono del tutto legittimo ma che non possono assolutamente esercitare perché le acque ricine sono tutte protette da usi civici. Il presidente delia Società, Franco Scatolero, si è fatto promotore di questa protesta. nGli usi civici — dice — sono una istituzione feudale che non ha più ragione di esistere nell'anno di grazia 1976. Conirri questa ingiustizia intendiamo lottare. Qualcosa riusciremo pur ad ottenere». «Io. per la verità — prosegue Scatolero — fino a questo momento ci ho rimesso, perché quando, poco pia di un mese fa, abbiamo organizzato sulle rive del torrente Ghiandone una manifestazione analoga a quella di domani a Sanfront. mi son visto sequestrare dalle guardie forestali la canna da pesca. Ne ho comprata unaltra per usarla domani sulle rive del Po». Probabilmente, domani altre canne da pesca saranno sequestrate e molti pescatori saranno multati. I pescatori saluzzesi sanno di andare incontro a questo pericolo: è però un rischio che corrono volentieri.
Persone citate: Franco Scatolero, Scatolero
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