Siete contenti di vivere nella vostra provincia?

Siete contenti di vivere nella vostra provincia? A colloquio con alcuni abitanti dell5Alessandrino Siete contenti di vivere nella vostra provincia? (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 20 maggio. Alessandria, una provincia rimasta a mezza strada tra quelle piemontesi ancora largamente agricole e quelle industrializzate, ha visto nel 1975 calare, sia pure di poco, la sua popolazione: da 481 mila 076 anime a 480 mila 953. Vi è stato uh salto naturale negativo — appena 4651 nati rispetto ai 7512 morti — non compensato dai movimenti migratori. Perdono abitanti, in particolare, il Casalese e l'area Alessandria • Valenza; in diminuzione anche' Acquese e Tortonese. Stabile il Novese. Un leggero incremento fa Invece registrare l'Ovadese. Oltre la metà della popolazione — esattamente il 55,7 per cento — vive nei sette maggiori centri: Alessandria, (103 mila 55 abitanti). Casa-le (43 mila 677), Novi (32 mila 280), Tortona, Acqui Terme e Valenza con popolazioni dai venti ai trentamila abitanti, infine Ovada (12 mila 77») L'altro 43 per cento in cen- i cinquemila abitanti (Castelnuovo" Scrivia, Arquata, "S«3> ramile e San Salvatore), che hanno popolazioni tra i tré è i cinquemila abitanti (Pontecu rone, Sale, Gavi. Cassine, Castel lazzo. Pozzolp) e infine intri che superano ^^^ 173 comuni che non arrivano elle tremila anime (114 neppure a 1000). Una vera costellazione di piccoli centri. Dei trentasette compresi nelle quattro comunità montane, alcuni — Avolasca, Castenania. Malvicino, Carrega e Roccaforte — non nano registrato nel "75 alcuna nascita. Questa la ripartizione della popolazione. Subito viene spontanea la domanda: gli alessandrini sono contenti del luogo dove abitano per motiivi di lavoro, tradizione, origine? Nella grandissima maggioranza gli intervistati hanno risposto di si. Ecco alcune risposte. «Sono nativo di Bergamo e abito ad Alessandria da trentatré anni ] — dice l'avvocato Gian Maria 1 Piccinelli, pretore onorario: — « Sono felicissimo di vivere in una città di provincia come questa: mi trovo ottimamente anche per il carattere calmo e riflessivo degli alessandrini ». Altrettanto bene ad Alessandria si trova la signorina Patrizia Daffonchio, 21 anni, impiegata, alessandrina di nascita ed origine. «Non cambierei Alessandria — dice — con un'altra città o con un piccolo comune. Se dovessi scegliere, ma soltanto in estate, abiterei in campagna, in una casa isolata». La signora Anna Randi, 30 anni, nativa di Valenza e da nove anni a San Salvatore, ha gradito il cambio. «Preferisco San Salvatore — spiega — perché è un centro piii piccolo, dove le cose vanno meglio. Non vivrei mal a Torino o in una grande città». 11 vivere in un piccolo centro soddisfa anche due abitanti di Mirabello Monferrato, la dottoressa Giuliana Marchisio, farmacista e il meccanico (ora presta servizio militare in marina a La Spezia) Marco Ricaldone, ventenne. «Sono nata a Mirabello — dice la dottoressa Marchisio —, ho studialo'a Torino, poi sono tornata al paese: non to'-.cambiavi per nulla. MI piacciono i piccoli centri: forse perché sono un essere semplice e, in questi paesi, la gente è semplice», La città, il grosso agglome- rato urbano, non attira nep-pure Marco Ricaldone. «Qui sono nolo — esclama —, qui ho gli amici. Sto bene in campagna». Un insegnante, l'ingegner Giuseppe Giacobbo, ventotto anni, abitante ad Alessandria, dice che «tutto sommato ci sta bene»; cambiare per camoiare «sceglierebbe un centro minore». «Alessan-dria. comunque — conclude — e ancora una realtà vivibile come citta, che non crea prò- blemi sul pw.no umano». Soddisfattissima di dove vi-ve è Tiziana Orsi. 23 anni, im- piegata: è «mandrogna» purosangue e abita a Mandrogne. «Mi piace stare in un piccolo paese — spiega —, è troppo bello abitare in campagna». Franco Marchialo Giuseppe Giacobbe Clan Maria" Piccine!!! Marco Ricaldone