Comprensori sotto accusa

Comprensori sotto accusa PUNTO DI VISTA Comprensori sotto accusa La Regione Piemonte, ai fini ;della programmazione economi- ;ca regionale, ha decretato l'isti-1tuzione di quindici comprensori, fìssi dovrebbero, grosso modo, iidentilicarsi con le quindici aree \ecologiche progettale dall'Ires c :come quesie dovreDoero rappre-emare aree omogenee da! punto di vista socio-economico. Essi inoltre dovrebbero comprendere dei poli verso i quali si eserciterebbe una pendolarità di :ipo industriale, commerciale c scolastica. L'istituzione dei comprensori permetterebbe poi una adeguata ripartizione delle spese pubbliche regionali. Il divenire di questi comprensori, oggi appena isiituiti, sarebbe legato alla partecipazione viva, democratica delle forze sociali (sindacati, scuole, operai imprenditori, eccetera). Ho usato il condizionale perché tutto ciò è subordinato alla reale omogeneità dell'area comprensoriale e alla presenza di un polo capace di esercitare la sua funzione di attrazione su tutta l'area. Tale attrazione si concreta in una tendenza a convergere da tutta l'arca verso un determinato centro, sotto l'impulso di stimoli culturali, commerciali o industriali. Come conseguenza, poiché le aree ecologiche e i comprensori, per essere tali, richiedono la presenza di poli verso cui si dirige una certa pendolarità, dovremmo logicamente veder coincidere comprensori e bacini di traffico per autoservizi. Per bacino di traffico si intende infatti quell'area che alimenta un movimento di autoservizi verso un determinato polo: così come un bacino idrografico è tutta l'area da cui provengono ie acque che annientano un grande fiume. Purtroppo la coincidenza tra comprensori e bacini di traffico non sempre si verifica: in alcuni casi un bacino di traffico è caratterizzalo dall'esistenza di un polo che esercita una forte attrazione anche su aree ecologiche vicine. Sono classici esempi quello di Cuneo, che racchiude le areeecologiche di Cuneo, di Saluto c una parte di quella di AlbaBra: e così pure il bacino di traffico di Biella, che racchiude anche l'area di Borgosesia. Riducendo il campo di analisi alla pendolarità nella provincia di Cuneo si può notare che essa si svolge prevalentemente in senso longitudinale (Nord Ovest - Sud Est e Nord - Sud Ovest) più che in senso trasversale (Ovesi - Est): si svolge infatti da Alba verso Torino, dal Roero c dalla Langa verso Alba, da Fossano - Savigliano e Saluzzo verso Torino o verso Cuneo, da Bra verso Torino o verso Fossano -Cuneo. La modesta pendolarità di Bra verso Alba e di Savigliano - Fossano verso Saluzzo prova ancora una volta la scarsa omogeneità di queste due ultime aree ecologiche c Terrore commesso nell'averle cosi istituite. A rigor di logica, l'istituzione delle arce ecologiche avrebbe dovuto essere preceduta dall'analisi e dalla configurazione dei bacini di traffico. Il non aver poi portato le dovute correzioni all'atto della nascita dei comprensori fa nascere il sospetto che le intenzioni politiche non abbiano voluto tener conto della realtà economica. prof. Adalberto Rastelli Insegnante ordinario di geografia economica nell'istituto tecnico commerciale Guala di Bra.

Persone citate: Adalberto Rastelli, Guala, Roero