Asti: i comuni "ammalati, chiedono aiuto alle banche

Asti: i comuni "ammalati, chiedono aiuto alle banche Aumentano le difficoltà finanziarie degli enti locali Asti: i comuni "ammalati, chiedono aiuto alle banche •Dal nostro corrispondentei j Asti. 22 apnie. Le difficoltà finanziarie di1 gran parte dei 108 Comuni j del comprensorio astigiano \ sono state dibattute oggi, nel j corso di una riunione tra il Comitato politico provvisorio comprensoriale e i rappresentanti degli Istituti locali di I credito. Secondo un prospet- j to elaborato dal Comitato, i I Comuni hanno necessità di almeno 30 miliardi. Altri 11 miliardi vengono richiesti dall'Amministrazione provinciale. La somma riguarda opere { da realizzarsi per l'edilizia J scolastica, strade, fognature. ! e inoltre anticipazioni di cas sa e mutui per sanare almeno ' in parte i disavanzi di bilan ciò. Il prospetto è cosi suddivi-j so: edilizia scolastica 5 mi- j liardi, acquedotti 2 miliardi,; strade 6 miliardi, mutui per ri;savanzi finanziari 11 miliardi, anticipazioni di cassa 5 gnificative per le opere urgen-, ti che devono essere attuate ; che significano anche una ri-J presa nel campo delle rcaìiz zazioni di pubblica utilità . i Carlo Binelli, per il comunista italiano. Il Comitato comprensoriale (composto da Giuseppe Berzano, per la democrazia cristiana, Giorgio Galvagno. per il partito socialista italiano, partito | Angelo Marchisio, per il partito socialista democratico italiano,! Giovanni Turello, per il parti- j to repubblicano italiano, e. Guglielmo Pasta, per il parti- ; to liberale italiano) ha affermato, senza mezzi termini, che nella situazione attuale molti enti locali hanno al massimo tre o quattro mesi ; di vita se le banche non in staurano una nuova politica !del credito !„„ ' _„ „ . . 'h^ntlfm ™^.^SÌ?^S«^f^"! ministratoti comunali e prò UY°.Prooiema. assuiagu am-! nunmratori comunali e prò-,v,nc,a.11' e.11 limitato politico ; ^f.°^^7^nr^|0m^i^wfÌn ' ,„Z,7hìX^b™ io c° % nS^T f^nLwn ^^. t- H.„, ;}?" 1 ri; '<"ass3 f Popolare di Novara. Cassa di ^spanmo di Torino Istituto, San Paolo e Banco di Roma. In sostanza, ha chiesto il Co- ! mitato comprensoriale ai rap- presentanti delle banche, quanto potete mettere a di-^ , ; Il dott. Giuseppe Pippione J ™?^£^J*g?_ CassaL"* i Risparmio di Torino, ha chie- sto che siano i Comuni a pre- cisare con esattezza le loro necessità perché in base alla idomanda e aila disponibilità; I delia Cassa di Risparmio < è il j ; maggior ente bancario, con | 600 miliardi di depositi), que- : ste può formulare una rispo sta. Il «plafond)» delle richie ste potrà essere suddiviso tra : le banche interpellate e la Cassa di Risparmio. Il problema più impegnati- ; vo rimane però quello dei tas- ' si bancari. Dato per scontato: che nessun ente locale può sborsare il 18 per cento attualmente richiesto, si tratta' di convincere gli istituti di ; credito a scendere su livelli: compatibili. Il livello potreb I be essere del 12 per cento. Co | munque, il dott. Pippione ha! assicurato la piena disponibi : lità della Cassa di Risparmio j per aiutare il comprensorio; astigiano Per l'assessore provinciale j ing. Tovo, che rappresentava | la Provincia, occorrerebbe da re la precedenza a quella serie di opere pubbliche finanziate almeno sulla carta, per che hanno già pronti i progetti, gli appalti, ma che attendono dagli enti finanziari interessati l'ultima definizione j delle pratiche, in altre parole ! i soldi. Dopo questa prima 1 presa di contatto tra com- ' prensorio e banche, per avviare un discorso che possa averi una conclusione positiva, seguirà un'altra riunione entro poche settimane. v. m. Giuseppe Pippione

Persone citate: Angelo Marchisio, Carlo Binelli, Giorgio Galvagno, Giovanni Turello, Giuseppe Berzano, Giuseppe Pippione, Guglielmo Pasta, Pippione, Tovo

Luoghi citati: Novara, Torino