Tentò di vendere i colombi alla società del tiro a volo

Tentò di vendere i colombi alla società del tiro a volo Alessandria: processo a un commerciante Tentò di vendere i colombi alla società del tiro a volo (Dal nostro corrispondente) Alessandria, 21 aprile. S'è iniziato, dinanzi al pretore di Alessandria, dottor Severini, il processo nei confronti di un commerciante torinese, il sessantenne Bruno Quintagliè (abitante nel capoluogo piemontese in via Bazzi 179), accusato di avere cercato di vendere alla Società di tiro a volo i piccioni catturati per conto del comune di Alessandria e che ovviamente non dovevano essere destinati al tiro al piccione. Il Quintagliè è imputato di avere violato l'articolo 33 del Testo unico sulla caccia e gli articoli 15 e 21 della legge regionale in materia venatoria. Il commerciante, accusato dagli agenti zoofili dell'Ente nazionale protezione animali, respinge l'accusa. Il pretore Severini, dopo l'interrogatorio dell'imputato e di due accusatori, ha rinviato il dibattito all'udienza di domani per alcuni accertamenti sull'attività del Quintaglie per conto del comune e per ascoltare il segretario della società di tiro a volo. Il 15 dicembre '74 il presidente provinciale dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali), Vittorio Chiarvetto, dopo che era stata bloccata una gara di tiro al piccione al campo di Alessandria, aveva incaricato tre agenti zoofili — Luciano Arcami, di Novi; Luigi Serracane, di Alessandria, e Mario Coscia, di Pozzolo Formigaro — di effettuare controlli all'ingresso della Società di tiro a volo. I tre notavano il Quintagliè, da loro conosciuto, avvicinarsi a un au. tofurgone all'interno del recinto, e lo fermavano, chiedendogli i documenti e di precisare cosa vi fosse sull'automezzo. Dopo avere minacciato di denunciare gli agenti peri «abuso di potere», il commer. 1 ciante apriva il furgone: all'interno c'era una cesta con alcune decine di piccioni. «Non sono obbligato a girare con tutti i documenti d'acquisto — affermava il torinese —, comunque, i piccioni provengono da Avignone e da altre località della Francia, oppure da Alessandria, se voi preferite così». Veniva richiesto l'intervento dei carabinieri, poi il Quintagliè era denunciato e infine rinviato a giudizio del pretore Severini per «at>er catturato piccioni per il tiro a volo». Interrogato in udienza dal pretore, ha affermato di avere l'autorizzazione del comune per la cattura di piccioni torraioli, negando di averli usati per il tiro a volo. Ma le accuse sono state ribadite dall'agente Serracane e dal presidente dell'Enpa, Chiarvetto. Il processo riprenderà domani. r i. m.

Persone citate: Avignone, Bruno Quintagliè, Luciano Arcami, Luigi Serracane, Mario Coscia, Quintaglie, Severini

Luoghi citati: Alessandria, Francia, Pozzolo Formigaro