Femministe, poche ma decise di Edoardo Ballone

Femministe, poche ma decise Siamo andati a parlare con loro ad Asti, Cuneo, Alessandria Femministe, poche ma decise Salutano con i due pollici e gli indici uniti, il loro fiore simbolico è la mimosa, definiscono l'uomo «aggressivo e usurpatoré». Sono le femministe. Ad Asti, Cuneo e Alessandria sono ancora un gruppo sparuto ma la loro voce si fa sentire, alta e imperiosa. E' significativo che queste donne arrabbiate siano riuscite a portare avanti il loro discorso di protesta in tre province alquanto sonnacchiose sui grandi temi civili e molto impermeabili ai gruppi politici del dissenso. Ad Asti con qualche-difficoltà siamo riusciti a scovarle per un colloquio. Pinuccia Cantarella ha 23 anni e fa la puericoltricé. Fa parte da un paio d'anni del Collettivo Femminista Autonomo, l'unico movimento di donne che agisce in città. Qui mancano l'MId (Movimento Liberazione Donna) legato al Partito Radicale e il Cisa (Centro Sterilizzazione e Aborto). Ciò non significa che in questa provincili tradizionalmente «bian ca» la tematica femminista non sia sentita, tuttavia il Collettivo, legato a gruppi della sinistra extraparlamentare, è quello che sinora ha fatto la parte del leone. «£' assai importante che i nostri problemi siano dibattuti senza alcun tabù», specifica Pinuccia Cantarella. «E' un grosso avvenimento poterci incontrare noi donne, due volte la settimana, per discutere esclusiva-, mente i nostri delicati problemi» incalza Grazia Bologna, insegnante di scuola media, 27 anni. E i problemi sono tanti. Vanno dalla presa di coscienza della propria situazione da loro definita «di crudele sottomissione» alla lotta per uri nuòvo tipo di sessualità «con la donna protagonista e non più soggetto passivo». Insomma, gli stessi temi che sventolano tutte le femministe d'Italia. Ma ad Asti, città tradizionalista, è più difficile sventolarli. Elisabetta Canestrelli, ventenne del quarto scientifico, dichiara: "Sono lesbica» e la sua voce non ha esitazioni. «Così senio la mia sessualità — specifica — e non credo proprio di essere in colpa». Lontane dalle ipocrisie, le femministe astigiane tentano di farsi conoscere alla cittadinanza e cercano un dialogo con le altre coetanee «quelle che credono di esaurire il loro ruolo femminile comprando vestili o frequentando il parrucchiere». II Collettivo astigiano, da qualche mese, tenta un lavoro politico 'ne! quartiere proletario di San Lazzaro. A donne con cinque, dieci, dodici figli spiegano la funzione dell'aborto e la di gnità femminile «in una società senza maschi-padroni». Tutte so no bene accolte ma ancora poche sono comprese. Primo obiettivo delle femministe astigiane è l'istituzione di un consultorio in città autogestito dalle donne. Si daranno consigli medici, si porterà aiuto nei casi di aborto. «Ma la strada è ancora lunga per portare avanti il nostro discorso» sottolineano con amarezza Loredana Conti e Bruna Ferraris. A Cuneo, invece, il consultorio c'è già ed è gestito dal Cisa. Paola Picollo Risoli spiega che, ogni giorno, le donne si presentano a decine. Ascoltano utili consigli c adottano' il metodo abortivo Karman. « Occorre un capillare lavoro di convinzione, ma i primi risultati cominciano ad arrivare» rileva Maria Luisa Giordano, maestra trentenne. Quest'ultima è radicale ed è iscritta all'MId. Nel capoluogo cuncese, infatti, esiste questo movimento unitamente al Cisa c al Collettivo politico femminista. C'è poi «Cuneo Democratica», la radio alternativa che appoggia i gruppi femministi. Cuneo ha dunque recepito meglio di Asti il «messaggio femmini-l sta» ed oggi è una delle città* piemontesi - più impegnate in ! questa battaglia. Anche i grossi partiti di massa, comunista e so- j cialista, tramite l'Idi (Unione donne italiane) organizzano di- j battiti, preparano cortei, provo- j cano polemiche. Il tema è sem-l pre quello della donna c dei suo ' nuovo ruolo in una società libertaria. dfpsdmstd a e n , o n o o . i o à oè n Si ro. a ! «Ma non c'è alcun vizio d'inI tellettualismo — specifica Valentina VG^ordano.-V- U nostro | vuol essere un discórso semplice j alla periata di tutti. Comunque, ■ il primo'scopò è quello d'i evita' re che la donna cada in un ghetto senza più- risollevarsi». Un'altra femminista dalle Idee-chiare è Evi Mainanti. Vuole salario per le casalinghe, asili-nido gratuiti) uno Stato assistenziale. «Solo così — dice — la donna potrà attuare se stessa completamente». In sintesi è un po' la linea ideologica di Lotta femminista, un gruppo rivoluzionario nato a Padova e Ferrara ed ora appar so sulla scena femminista di Cu. ned. NelPintera provincia una. donna su dieci studia, una su j; dieci è pensionata, sei su dieci sono casalinghe o disoccupate. C'è poi il «lavoro nero» commissionato dalle industrie alle casalinghe e pagato sottocosto e senza contributi. Una dura realtà che al 90 per cento tocca l'elemento femminile. «Tutto ciò, per la donna, significa sfruttamento. E' una situazione che deve finire» rileva Paola Casana, dell'Mld. Ad Asti il movimento femminista attecchisce principalmente nella piccola borghesia; a Cuneo la maggioranza delle femministe è di estrazione medio-borghese, come ad Alessandria. In questa città dalle lunghe tradizioni socialiste, le seguaci di Betty Friedan sono incanalate nei partiti di massa, in particolare il psi. Egidia Morando e Rossana Ivaldi. entrambe socialiste, sono iscritte all'Udi. Da qualche anno si battono per incrementare l'attività del consultorio, per educare le donne al self-help, ossia all'autovisita, per portare il verbo femminista all'in temo delle fabbriche e delle scuole. «Qui ad Alessandria — spiegano le due femministe — c'è un adeguato retroterra politico e culturale per sviluppare tale discórso, ma è un lavoro duro e paziente». Tuttavia, anche se Alessandria è già città grande, i gruppi femministi sono ancora pochi. Manca il.Cisa. i Collettivi sono: poco organizzati, l'MId ha soltanto due iscritti: marito e moglie. Ma anche qui sta per fiorire la mimosa. Edoardo Ballone • _ . • / Mi ! I | j ■ ' j; Cuneo. Due intervistate: Maria Luisa Giuliano (a sinistra) e Paola Casana Pinuccia Cantarella Bruna Ferraris Grazia Bologna Loredana Conti Rossana Ivaldi Egidia Morando