"Scala mobile non si tocca" di Franco Marchiaro

"Scala mobile non si tocca" Parlano operai e sindacalisti dell'Alessandrino "Scala mobile non si tocca" •■Dal nostro corrispondentej Alessandria, 7 aprile. Modifiche al meccanismo della sesia mobile c tette salariale: i due argomenti del giorno. Se n'è parlato quest'oggi nell'incontro governosindacati, se ne discute in periferia fra 1 lavoratori, direttamente interessati ài problemi e in sede sindacale. Specialmente delle modifiche che, secondo alcune proposte del governatore della Banca d'Italia. Baffi, dovrebbero contenere, per combattere l'inflazione, l'ascesa della scala mobile. In provincia d'Alessandria abbiamo raccolto impressioni e giudizi. Iniziamo dal parere di un sindacalista, Eugenio Ferrerò, della Fillea-Cgil. «Apportare modifiche alla scala mobile significa fare una proposta provocatoria — dice Ferrerò —, basti pensare quanto il meccanismo "attuate e costato in termini iti Atta ai lavoratori e sarà facile rispondere che non siamo disposti a rinunciarvi. Se qualcuno pensa che si possa farlo, vuol dire che intende rilanciare la strategia della tensione. Non è un meccanismo perfet'io. difende solo per umMjper cento il salario dot reale incremento del costo della rifà. Ma non si tocca». Con Ferrerò concorda il segretario provinciawk detta| Cisl, Franco Coscia: «Sarebbe | anacronistico — dice ri- Che siano dannose in.termial economici per i lavoratori queste modifiche, lo pensa anche un operaio di Alessandria, Ugo Valente, favorevole, invece, a patto che i sacrifici siano eguali per tutti, a un eventuale tetto dei salari. « Limitiamo pure a 15-20 mila lire gii aumenti — riioe —.se c'è da sacrificarsi siamo disposti anche a questo, pur di uscire dalla crisi. Sarebbe però molto meglio lasciare i salari al livello attuale e impegnarsi, da parte del governo e degli organismi responsabili, affinché si giunga a una diminuzione del costo della vita, controllando i prezzi di certi generi di prima necessità e degli affitti. Sarebbe meglio che continuare ad aumentare la busta paga». Contrario a modifiche alla scala mobile è aneli» linciano Caudia, di Novi, del Consiglio di fabbrica dellltalsider: atta le scopo di salvaguardare il valore del salario rispetto all'ini lozione corrente, esondi non sono 'affatto 'tPaceorde** per"Un eventuale blocco, ora che abbiamo ottenuto che il ■mettere in discussione il race-1 canismo della scala mobile». 1 | | rotore Ha' eguale per tutti. DaUfa parte, anche te richieste, salariali per il nuovo accordo contrattuale sono contenute e rappresentano già un sacrificio da parte dei lavoratori». Modifiche alla scala mobile o tetto salariale andrebbero bene per Giovanni Amandola e Graziano Rossi, due operai ■pi Tortona, ma bisognerebbe ebe. jjiuale contropartita, si " vasse g un reale contenidei prezzi e si realizi. servizi sociali da .—PO- richiesti, come, per fa1 re unr esempio, i trasporti 1 pubblici véramente efficienti per i pendolari, costretti oggi a spostarsi con la propria auto con costi pesanti. eNo ad ogni variazione», invece, per Roberto Belloni, pure tortone». Tornando ad Alessandria, troviamo un operaio della Sip. Domenico Bocchio, per il quale epotrebbe anche andar bene quanto si propone per la scala mobile se servisse veramente 'a risanare la nostra economia, ma penso che non sia cosi. Ritengo — aggiunge Bocchio — che sarebbe molto più utile limitare la spesa pubblica: insufficiente è bloccare la scala mobile quando si eccede in altre spese non produttive. Poi, bisogna produrre di più. ci vuole da parte di tutti, di noi lavoratori e degli amministratori politici più serietà, pia voglia di lavorare». TJn discorso che trova l'assenso di un altro collega del Bocchio, Pinuccio Cernitili. Qualche disponibilità, quindi, ma a Novi troviamo subito ,. . - . . . un altro operaio mtransigen- ; te. «Sono assolutamente con- . trario — dice Agostino Repet- i te — a un eventuale blocco j della scala mobile per un de- \ terminato periodo, perché in ! tal modo i lavoratori sarebbe- i i-fZJii i_ _,; . „ i ro colpiti in misura maggiore di quanto lo sono attualmen- j te. Per tentare di risanare la -t situazione inflazionistica prò- I porrei di porre nei nuovi con- j tratti dei tetti salariali, ma 1non per i lavoratori che han- ì no già una paga bassa ma per quella classe dirigente che in- camera stipendi troppo eleva ti». Per Agostino Repetto, la retribuzione media mensile per un lavoratore con famiglia- dovrebbe aggirarsi sulle 400 mila lire, cuna paga ne I .. cessarla per andare avanti ! con tuia certo decenza». Franco Marchiaro I i | | I ! i ; I | ; ; ■ l ■ Domenico Bocchio Pinuccio Cermelli Eugenio Ferrerò

Luoghi citati: Alessandria