La "stangata" alla Carassonese

La "stangata" alla Carassonese Parlano i dirigenti, gli atleti e i tifosi di Busca e Mondovi • i La "stangata" alla Carassonese le vittorie sul campo,, (Dal nostro inviato speciale) Busca, 2 aprile. « Siamo una squadra tartassata da infortuni, inciden- \ ti e pestaggi come ci è toc-1 rato recentemente subire ' a ' Casteìlamonte e a Chieri. A noi del Busca spiace sinceramente che la Carassonese paghi troppo duramente anche le colpe di altri campi, dove è successo di peggio. A Mondovi .nessuno ci ha torto un capello, del resto quando giocatori e dirigenti locali hanno circondato l'arbitro noi ci siamo tirati in disparte, in attesa delle decisioni del direttore di gara. Dopo le recenti disavventure, i nostri giocatori avevano ricevuto precise istruzioni di non provocare o accettare provocazioni». Chi parla è Flavio Parola, trentasette anni, idraulico, ex-calciatore del Cuneo e del Savigliano, allenatore del Busca. « Non ho visto nessuno colpire l'arbitro — continua Parola — al massimo qualche strattone ed accese proteste verbali dell'allenatore monregalese Cattaneo e dei suoi uomini. Forse per il fatto che in campo c'erano un paio di estranei di troppo e il timore di una possibile e reale aggressione se avesse fatto battere a tutti i costi il "penalty" hanno indotto il signor Pittichesu ad avvicinarsi al nostro capitano Carlo Dalmazio raccomandando alla squadra di continuare tranquillamente la gara anche se revocava il rigore, perché era costretto a comportarsi cosi per motivi di ordine pubblico. In realtà l'arbitro ha considerato chiusa la partita in quell'istante decretando perciò la sconfitta a tavolino della Carassonese ». Queste le serene e oneste dichiarazioni dell'allenatore del Busca, che si è visto assegnare la vittoria per 2-0 dal giudice sportivo. In realtà l'arbitro aveva detto di stare tranquilli anche ai dirigenti monregalesi e che per lui era tutto regolare: la decisione di comnmtare il rigore in una rimessa dar'fondo era "frutto di un suo ripensamento. Ma evidentemente il direttore di gara pensava il contrario perché temeva il peggio. Chiediamo a Flavio Parola se sui tiro a rete del centravanti Dalmasso ci sia stato il fallo di mano di un difensore monregalese. Ecco la risposta: «Dalla panchina, nella concitala mischia dell'area avversaria ho visto distintamente una deviazione di pugno: il tiro di Dalmasso era diretto in gol e l'intercettazione ha deviato di mezzo metro la traiettoria della palla che è cosi finita sul palo. Onestamente debbo dire che dal mio angolo di osservazione non ho potuto stabilire se a deviare il tiro col pugno sia stato il portiere Fadin o un difensore grigiorosso. I miei ragazzi asseriscono che il portiere era ormai tagliato fuori. Per essi era rigore, ma si sa che i giocatori sono ognuno per la sua squadra. Comunque, lo ripeto, la Carassonese non merita una punizione così severa. Ne siamo i tutti sinceramente dispia-1 I cinti ». : Gran galantuomo è anche il cav. Natale Berardo, presidente del Busca. Ieri sera gli abbiamo comunicato la notizia che ancora ignorava e a sentire la raffica di sanzioni abbattutasi sul club monregalese. abbiamo avuto netta la sensazione che fosse meno rallegrato della vittoria assegnata alla sua squadra di quanto fosse dispiaciuto per il « pugno di ferro » calato sulla Carassonese. Oggi ci ha ripetuto: « Sorvoliamo su questa vittoria, noi preferiamo i successi sul campo anche se per ciò che mi hanno riferito i giocatori, io ero assente da Mondovi, forse il rigore c'era. - Ma ho troppa stima per. la Carassonese e per i suoi dirigenti, con i quali abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, per cui le dico che sono amareggiato per la pesantezza di queste sanzioni. Ho letto stamane su " La Stampa " che la società monregalese vuole ritirarsi -dal campionato-per-protesta. Ho telefonato al direttore sportivo, geom. Turco, con il cuore in mano, esortandolo a recedere da questa decisione, a presentare ricorso e ad avere fiducia ». Una squadra che stava forse per vincere sul campo, che si vede attribuire la vittoria a tavolino e che fa coraggio alla squadra avversaria stroncata dai « fulmini della Lega » ( come qui ancora si deI finisce il considdetto giudice j sportr'vo) e solidarizza con i ! puniti non è cosa di tutti i I giorni. Sono romanticherie che accadono ormai solo in j provincia. 1 Nino Manera Busca. Da sinistra il cav. Natale Berardo e Flavio Parola

Luoghi citati: Busca, Chieri, Mondovi