Alpino di Novi è "resuscitato"

Alpino di Novi è "resuscitato" Adesso vive in Jugoslavia Alpino di Novi è "resuscitato" (Nostro servizio particolare) i Novi Ligure. 6 marzo. ; Un alpino di Novi Ligure, Stelano Fonassi, classe 1914, disperso in Jugoslavia duran- te l'ultimo conflitto e poi da- ■ to per morto in un incidente I stradale nel pressi di Cettinie I vo. Ha fatto il partigiano e rimasto gravemente ferito m ' un incidente ma si è salvato; ha lavorato come cuoco pres- ; so la Milizia di Titograd e ore. in Pensione per motivi dij salute - percepisce 50 mua \^^f^18 i lire al mese - figlia della donna che l'aveva nascosto e salvato dai tedeschi e con cui vive, senza averla sposata. La notizia, trapelata un anno fa, è ormai ufficiale: Stefano Ponassi è stato interrogato in questi giorni a Titograd dal vice console italiano a Spalato; a lui ha riferito i fatti più salienti della sua permanenza in Jugoslavia. A Novi l'alpino ha lasciato la moglie, Giuseppina Bottazzi, che oggi ha 59 anni. La «vedova» | dell'alpino abita in vicolo Gi- ! roldi 5; non si è risposata e i non ha mai avuto notizie del marito, che aveva sposato il 9 novembre '41, poco prima che partisse per la guerra Va anno fa avevamo porta- ! f0rse suo marito j gi era mostrata incredula, indif-1 ferente, quasi la cosa non la \ riguardasse: «Come può esse- ' re mvo se la hiia f^J^ mi avem comunicato che era mortQ in un incìdente?^oZ Pe10. no*> * so™ più dubbi. j Ciò che Giuseppina Bottazzi ritiene «una cosa strana, quasi assurda», una «situazione irreale» è confermata ufficialmente. Il tribunale di Alessandria ha già dichiarato la nullità dell'atto di morte che era stato redatto, il 28 febbraio 1950 in base alle notizie giunte dalla Jugoslavia, dalla commissione intemazionale per la ricostruzione di atti di morte e di nascita non redatti o andati distrutti per eventi bellici. In base a quel documento Giuseppina Bottazzi venne riconosciuta vedova di guerra e percepisce la pensione; ora rischia di vedersi chiedere la restituzione di quanto sinora ha ricevuto. Stefano Ponassi, richiamato poco dopo lo scoppio della guerra, sposò, alla vigilia di partire per il fronte, la Bottazzi. All'inizio del '43 era in Jugoslavia; qualche mese di notizie regolari poi il silenzio. Venne l'8 settembre, fini la guerra, dell'alpino nessuna traccia. Pòi la dichiarazione di morte in base ad una comunicazione delle autorità jugoslave. Ma negli scorsi mesi a Titograd un turista di Novi incontrò un uomo sulla sessantina, che disse di essere Stefano Panassi e chiese un piacere: aveva necessità di un certificato di nascita. Il turista, rientrato in Italia, parlò della cosa. Si scopri che Ponassi risultava morto. Il sostituto procuratore Parola iniziò indagini. Ora finalmente la comunicazione del consolato di Spalato. Al vice console che si è recato a Titograd l'alpino ha detto di aver aderito — i*8 settembre l'aveva sorpreso a Cettinie — alla seconda divisione partigiana Garibaldi e di essere rimasto coinvolto in un incidente col camion da lui guidato. f. m.

Persone citate: Bottazzi, Giuseppina Bottazzi, Parola, Ponassi, Stefano Ponassi