Quel treno che parte alle venti per Torino

Quel treno che parte alle venti per Torino Gli scarsi collegamenti di Cuneo Quel treno che parte alle venti per Torino (Nostro servizio particolare.) Cuneo, 2 marzo. «L'ultimo treno per Torino » è l'argomento di cui si discute negli ambienti cuneesi, in vista della elaborazione del nuovo orario ferroviario che entrerà in vigore il 30 maggio. Quella delle comunicazioni ferroviarie della provincia di Cuneo è una questione che nemmeno i piani di ammodernamento e potenziamento delle Ferrovie dello Stato hanno risolto. Ora tutti i «nodi» ferroviari stanno ve-nenao ai pettine, su iniziativa dei sindacati e della Camera ,Coramorcio- r'™° *ren0 ^ Cuneo per Torino, dunque, parte po-chi minuti dopo le 20, per giungere al capoluogo regio- naie alle 2130 circa. Dopo questo convoglio — oltretutto poco veloce, benché compo- sto di sei vetture elettromo- trici — Cuneo rimane totalmente isolata per quanto concerne le comunicazioni su rotaia. La richiesta generale di una ulteriore corsa per Torino finora non è stata esaudita, a causa — si dice — della caretua di materiale rotabile. Non è neanche ipotizzabile uno spostamento d'orario di questo treno, perché altrimenti verrebbero perse tutte le coincidenze da Torino per Roma, il Sud e per la MilanoVenezia. La soluzione viene indicata negli ambienti sindacali, tenendo scrupolosamente conto dei problemi di traffico, del binario unico Cunec-Fossano e delT«imbuto» di Trofarello: due delle sei elettromotrici di cui è composto il treno delle 20,14 potrebbero rimanere in stazione (Quelle, ad esempio, che giungono da Limone) per ripartirne verso le 22,30. Un merci che parte da Cuneo a quell'ora potrebbe essere ritardato di una ventina di minuti, senza creare alcun problema. Con Questo nuovo treno si permetterebbero anche dei collegamenti — con coincidenza a Fossano — pei Mondovi: l'ultima automotri-1 pcr il Monregalese pelle ! infatti alle 19,30. «Abbiamo bisogno di comu' nicazioni frequenti ma legge\ re — dice la dottoressa Adele Castellino della Camera di': Commercio, l'ente «abilitato» I I a fornire pareri in materia di j ; orario alla direzione compar-1| timentaie delle Ferrovie — ; I noi insistiamo affinché anche i ■ ai cuneesi sia possibile acce- i ! deve agevolmente al capoluo- ! \go regionale, sema dover a/-i| Contare enormi disagi. Le ca-1 reme maggiori si verificano i appunto.da Cuneo per Tori- j i no. E non riguardano solo | > l'ultimo treno della sera, ma ! 1 soprattutto, direi, il primo j ' ; del mattino, quello delle 7.02, : sempre stracarico di lavorato ! rj e studenti» ; T, ,„ . ,._ _ . L pL«e^^?" d!n^.L„ ^ ! j *™"°Jc°™°sto' anehesso. a^1 elettromotrici : ì tre vagoni «normali» aggiunti «di rinforzo» (il massimo consentito dai regolamenti) non bastano e le proteste dei viaggiatori stipati sono quotidiane. Per questo treno è probabile che dal 30 maggio venga trovata la soluzione ideale: poiché ap- j punto entro tale data saranno j terminati i lavori di aumento j del raggio di curva dei binari, i elevando così la velocità mas- ! sima dei convogli dagli attua- ] ii 110 ai 150 chilometri orari, I sembra che le Ferrovie dello Stato siano intenzionate a so- stituire l'attuale convoglio I 1 «misto» con 10-12 vagoni nor! mali trainali da un locomoto¬ re da alta velocità, una «tartaruga». Le richieste più pressanti riguardano anche l'automotri- 'ce Cuneo-Mondovi-Fossano I delle 6,13, nella quale nei giorj ni lavorativi si stipano fino a 1140 viaggiatori. Dai lavoratori ; e dagli studenti di Mondovi si i sollecita da tempo l'aggiunta i di un'altra vettura almeno ! Per il tratto Mondovì-Fossaino. 1 Problema analogo per l'au i tomotrice che giunge a Cuneo jda.Asti alle 8,32: nelle giorna | te lavorative è indispesnsabi- ! le aggiungere un secondo ele j mento; ma per questa linea il ' discorso è molto più comples- !vallermaggiore ^'^nnaggiore. so, poiché concerne la struttura stessa del vecchissimo tracciato ferroviario Alba-Ca-

Persone citate: Adele Castellino, Limone