Le "radio libere" astigiane tra denunce e sequestri

Le "radio libere" astigiane tra denunce e sequestri Le emittenti in funzione sono quattro Le "radio libere" astigiane tra denunce e sequestri (Dal nostro corrispondente) Asti, 24 febbraio. Le sorti delle «radio libere» saranno decise nei prossimi giorni dal pretore, che dovrà esaminare una denuncia inoltrata daii'Escopost (polizia postale) in quanto le emittenti sarebbero prive di autorizzazioni ministeriali. Attualmente le radio sono tre ad Asti e una a Canelli. Radio Asti, la prima entrata in funzione, si è sdoppiata in seguito ad un litigio tra i due fondatori, Ugo Dezzani e Franco Musso, i quali per contendersi la testata di Radio Asti si sono rivolti al magistrato attraverso i loro avvocati. Il Musso ha lasciato la sedei di corso Savona per installare la sua emittente a nord detta città e continua a diffondere i programmi musicali e notizia-, ri con la stessa sigla di Radio Asti. Il Dezzani dalla sua mansarda di corso Savona fa altrettanto. Il pretore dovrà ora decidere a chi dei due spetta l'esclusività della testata, che in tribunale è registrata sotto il nome del Musso. Per non fare torto a nessuno dei due, don Martinetto, pubblicista e parroco di Vanghe, ha assunto la direzione responsabile delle due emittenti in attesa che il magistrato decida. Intanto è entrata in funzione Radio Monferrato, che ha sistemato gli impianti nell'edificio già delle suore di Nazareth, posto In via Carducci. L'emittente avrà una maggior influenza rispetto alle altre. Infatti, nei prossimi giorni sarà posta una nuova antenna a Mongardino d'Asti con trasmissioni a modulazioni di frequenza (101,5 megacicli) vicina alle due Radio Asti, che trasmettono su 102,5 e 103 megacicli. Tre radio per la città di Asti (parte della provincia è servita appunto da Radio Canelli) sono eccessive. «7n effetti lo sono — dice il geometra Edmo Pia, col-«j lavoratore di Radio Monferrato —. Sopravviva la migliore, quella cioè che saprà dare al pubblico programmi qualificati e professionali». Alla domanda se i dirigenti dei Radio Monferrato intenderanno unificarsi con Radio Asti, il geometra Pia risponde: «Non ne abbiamo intenzione. Vogliamo andare avanti da soli, con un nostro programma ben preciso e studiato in precedenza, dopo aver partecipato al convegno sul¬ l'informazione di Desenzano». Radio Monferrato intende fare le cose in grande: la sua équipe è costituita da due annunciatori già della Rai da un'attrice del teatro, da tre pubblicisti, e da alcuni collaboratori esterni, alcuni di iquesti ta passato avevano col-1 laborato a rubriche radiofoniche fisse. All'orizzonte spunta ora anche la televisione. In tribunale sono state depositate due testate: «Teleasti» e «Tv d'Asti e del Monferrato». Per quanto riguarda «Teleasti», si sta costituendo una società che dovrebbe finanziare l'installazione delle apparecchiature del costo preventivo di duecento milioni. v. m. i l !;! Ugo Dezzani e Franco Mosso, fondatori di Radio Asti

Persone citate: Dezzani, Franco Mosso, Franco Musso, Martinetto, Nazareth, Radio Asti, Ugo Dezzani

Luoghi citati: Asti, Canelli, Desenzano, Mongardino D'asti