Non solo raccolta di libri anche centro di cultura
Non solo raccolta di libri anche centro di cultura Non solo raccolta di libri anche centro di cultura (Dal nostro corrispondente) Asti. 24 febbraio. (v. m.) Circa sessantamila volumi, una discreta percentuale di frequentatori che oscilla tra gli ottocento e i mille lettori al mese, un'attività di animazione culturale ricca di iniziative ad alto livello: questi in sintesi i dati essenziali della Biblioteca astense «corisorziata» tra Comune e Provincia e completamente rinnovata dopo una laboriosa opera di restauro durata circa un anno. Oltre al riattamento dei locali e alla sostituzione delle vecchie scaffalature, la ristrutturazione è consistita in una nuova classificazione dei libri, che sono stati ripartiti per materie secondo un sistema che favorisse una più rapida consultazione. I dati relativi ai frequentatori sono confortanti: poco più di mille nel solo mese di gennaio, con una massiccia prevalenza di giovani al di sotto dei 18 anni. Gli studenti sono i lettori più assidui e gii utenti pressoché esclusivi dei prestiti, il cui numero oscilla tra i 250 e i 300 volumi al mese. L'ambiente è accogliente: l'ampia sala di lettura è affiancata da mie salette laterali utili soprattutto a quanti vogliono svolgere lavori di gruppo o alle classi scolastiche che con una certa frequenza approfittano della biblioteca per le ricerche. «Quella di Asti è una biblioteca aperta — afferma la direttrice. Anita Bogetti —. Chi entra non deve più passare necessariamente attraverso cataloghi, schede, bibliotecari per arrivare al libro, ma va direttamente allo scaffale dove sono riuniti tutti i testi che lo interessano. Il lettore può quindi sfogliarli tutti e consultare quelli'più utili, dal momento che volumi sono catalogati e sistemati negli scaffali non più secondo il formato, come accadeva una volta, ma secondo il contenuto». Unica struttura per la pubblica lettura in una città di circa 80 mila abitanti, la Biblioteca consorziale astense si è fatta promotrice di un'attività di animazione culturale culminata in dibattiti, seminari e conferenze, che hanno registrato una massiccia ai! nuenza ai pubblico. I projgrammi per a futuro sono1 ambiziosi I , .. I «In alcuni setton come la i saggistica e la narrativa, ag I stinse la dott. Bogetti, confi* 1 mo dt incrementare a breve fermine il numero dei volumi rispondere olle esigenzey^urou TFi-rT00- \Con Probabilità dovrei™ anche ndefimre gli orari i* apertura e chiusura per i soddisfare le esigenze degli ; studenti-lavoratori che solo il; sabato e nelle ore serali pos- sono accedere alle sale di lettura». Nonostante qualche comprensibile difficoltà, la situazione-attuale della biblioteca sarebbe, secondo gli esperti, quella di un servizio funzionante e completo, le cui potenzialità sarebbero, però, espresse solo in parte. L'ampia disponibilità di spazio, la più organica catalogazione dei volumi, una miglior organizzazione generale sarebbero infatti in grado di rendere la biblioteca un vero e proprio servizio sociale di aggregazione culturale non solo nella città, ma anche nell'intera provincia. Se infatti nel capoluogo le biblioteche scolastiche d'istituto e le varie iniziative intraprese dai quartieri possono svolgere'in qualche modo un'attività collaterale nel campo della pubblica lettura, la realtà della provincia si presenta piuttosto carente di strutture adeguate. Anche in questo campo si potranno quindi individuare concrete forme di decentramento culturale in grado di affiancarsi organicamente all'attività della biblioteca consorziata di Asti, che potrebbe fungere da centro organizzativo e direttivo di molteplici iniziative. Le proposte avanzate nei mesi scorsi da esperti e politici paiono orientate in questo direzione. Un sistema comprensoriale della pubbli ce, lettura potrebbe colmare le lacune più macroscopiche, ripetendo le interessanti esperienze portate avanti in questi mesi dalla biblioteca civica di Asti.
Persone citate: Anita Bogetti, Bogetti
Luoghi citati: Asti
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