L'agricoltura malata Si prepara la terapia

L'agricoltura malata Si prepara la terapia Uri Convegno SUÌ "piani zonali,, si terrà ad Asti L'agricoltura malata Si prepara la terapia 'Dal nostro corrispondente) Asti, 1S febbraio. Nel piano di sviluppo economico regionale del Piemonte per il settore agricolo, si è sempre sostenuta la necessita di predisporre «piani agricoli zonali» per l'individuazione degli obiettivi necessari alla ristrutturazione delle aziende agrarie. I piani, per quanto riguarda la provincia astigiana, non sono stati finora realizzati. Solamente nel 1970, sotto l'egida dell'amministrazione provinciale, si arrivo alla, stesura del primo «esperimento» nei comuni di Belveglio, Bruno, Castelnuovo Belbo, Cortiglione. Incisa Scapaccino, Bruno, Maranzana, Vaglio Serra e Vinchio. Il Comitato regionale per la programmazione economico e l'Ires, predisposero infatti uno studio su questo «esperimento» ma le proposte sono rimiate inattuate per la mancanza di mezzi che ne permettessero la graduale appticazio.-.e Recentemente è statò presentato aU'amministrasione provinciale uno studio per lo sviluppo agricolo nel Comune di Montiglio (in Valle Versa) molto interessante poiché individua un nuovo strumento per la realizzazione della programmazione. L'amministrazione provinciale ha perciò indetto per sabato prossimo alle ore 9, un incontro-dibattito tra le forze politiche e sindacali per confrontare la metodologia adottata alla stesura del citato studio preliminare del «piano agricolo zonale» di Montiglio. «A brevi.linee questo piano — ha detto rassessorejarovicciale all'agricoltura prof. Franzero — prevede una maggior sensibili: inriom della popolazione verso l'associa nanismo, per poi arrivare alla costituzione tetta prima infrastruttura necessaria: una cooperativa di agricoltori che col tempo dovrebbe trasformarsi in centro di commercializzazione. Nel contempo si provvedrebbe alla costituzione di una stalla sociale in grado di assorbire tutti i capi di bestiame presenti nella zona, eliminando tutte quelle piccole stalle impossibilitate a fornire un reddito adeguato». Il piano potrebbe essere realizzato tramite i Cata (Centri di Assistenza Tecnico agraria>■ previsti e finanziati dalla Regione. Questi cèntri hanno lo scopo di favorire, laprofessionalità degli operatori agricoli. Ogni centro comprende almeno ottanta aziende agricole e pone a disposizione un tenico specializzato nel settore. L'Alleanza contadini di Asti ha già organizzato nel attuile di Montiglio. un centrò del genere attraverso il quale è stato possibile impostare un'analisi approfondita dei problemi socioeconomici della Valle Versa, analisi che si è ora tradotta in un «piano di sviluppo agricolo», che, per il momento, riguarda solo il comune di Montiglio, (1800 abitanti, 480 hanno un'età-oltre i 65 anni e 190 aziende agrarie). Il dibattito di sabato matti¬ na sarà particolarmente inte ressante e.si prevede anche animato. Non tutti infatti sono favorevoli ad istituire subito i piani zonali. Esiste un'altra proposta: si dovrebbe partire dall'Ente di sviluppo agricolo piemontese, che opera a livello regionale, per poi passare ai comprensori e da questi ai subcomprensori e quindi ai piani agricoli zonali. Ciò allo scopo di non operare su di un unico Comune, ma a livello comprensoriale o almeno per zone agrarie omogenee. Al dibattito hanno già assicurato la loro presenza una cinquantina di amministratori comunali, sindacalisti ed esperti; v. m. Un bue, una botte e tanto duro lavoro: anche questo è l'Astigiano

Persone citate: Franzero, Maranzana, Montiglio

Luoghi citati: Asti, Belveglio, Comune Di Montiglio, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Piemonte, Vinchio