Tentò di uccidere la suocera Ridotta la pena per Renzo Viale

Tentò di uccidere la suocera Ridotta la pena per Renzo Viale Torino: sentenza in appello per il ferimento di Moncalvo Tentò di uccidere la suocera Ridotta la pena per Renzo Viale Lorenzo Viale, il collaudatore ventiseienne di Moncalvo che il 23 marzo "73, nel cimitero davanti alla tomba del padre della fidanzata, Sandra Minola, aggredì la futura suocera che gli negava il consenso alle nozze, è comparso ieri per l'ultima udienza davanti ai giudici della corte d'assise d'appello di Tonno. Per il tentato omicidio nei confronti della mancata suocera, Laura Minola, era stato condannato dalla corte d'assise di Casale a quattro anni e due mesi di carcere. Nei motivi d'appello contro la sentenza di primo grado, i suoi difensori, avvocati Chiusano e Dal Piaz, hanno chiesto una diminuzione della pena con la concessione dell'attenuante della provocazione, oltre alle attenuanti generiche e alla seminfermità mentale, già concesse dalla corte di Casale. A tarda sera, i giudici d'appello hanno riconosciuto la provocazione e la seminfermità mentale condannando il Viale a tre armi e sei mesi per tentato omicidio. Gli hanno però negata la libertà provvisoria. In breve il fatto che vede protagonisti il fidanzato deciso a sposare a qualsiasi costo la ragazza che ama, la futura suocera, decisa a impedire le nozze, una volta superato lo scoglio di una maternità della figlia, da lei certo non desiderata, con un aborto che la difesa dell'imputato ha definito provvidenziale, in mezzo la vittima, Sandra, una ragazza sedicenne inizialmente innamorata del giovane e poi sue cuba di una congiura familiare e di paese che ha letteralmente travolto la sua volontà. Il rappresentante dell'accusa, procuratore Ribet, dopo aver defmito «suggestiva» ma poco credibile la tesi della provocazione, ha chiesto la conferma della condanna, quale pena eproporzionata al- la gravità dell'aggressione di | cui fu vittima la dosnas. AI trettanto ha fatto l'avvocato Lageard, per la parte civile:' «Il coltello che Lorenzo Viale brandi contro la mia cliente era un'arma idonea a uccide-re. Egli inferse ben sette col- 1 j j . ! ' J I ! teliate e quando la lama si spezzò cominciò a infierire sulla donna picchiandole il capo sulla tomba del marito, davanti alla quale si svolgeva la scena». j «Non c'era alcuna volontà j di uccidere — ha detto uno . dei difensori dell'imputato, ! avvocato Dal Piaz —, prova ' ne sia che mentre Sandra an-. J dava a chiamare aiuto, il ViaI le rimase inerte accanto al corpo della donna ferita. Una sola coltellata, quella al collo, era pericolosa. Le altre sono tutte riconducibili al tentativo di difesa dell'aggredita!:. Quanto s .:: provocazione, il difensore Chiusano ha ricostruito 11 clima di «dicerie» e di «pi santi insinuazioni» mes! se in giro dai familiari della ragazza per screditare la dignità di Lorenzo Viale. «Una congiura perfettamente riuscita — ha concluso l'avvocato Chiusano — dove tutti, dal- ! la zia suora "psicologa", alla madre, dal prete ai carabinieri, dal medico di famiglia al ginecologo, hanno partecipato all'annullamento della do- I lontà della ragazza, facendo 1 letteralmente a pezzi 1 immagine" che del fidanza t0 aveva Sandra ». \ Claudio Ceiasuolo

Luoghi citati: Casale, Moncalvo, Torino