Forse è giunto dalla Sicilia l'ordine di uccidere a Casale l'immigrato di Mario Verda

Forse è giunto dalla Sicilia l'ordine di uccidere a Casale l'immigrato Interrogate parecchie persone tra le quali due donne Forse è giunto dalla Sicilia l'ordine di uccidere a Casale l'immigrato (Dal nostro corrispondente) Casale. 20 gennaio. Proseguono attivamente le indagini per fare luce sull'assassinio del catanese Salvatore Nicastro, di 28 anni, ucciso ieri sera da una raffica d'i colpi sparatagli da unjiuto sulla quale i sicari lo attendevano all'uscita del bar-trattoria «Mogol» di via Candiani di Oltvola. Chi ha sparato deve essere] un ottimo tiratore u giudicare dall'esattezza dei colpi. Infatti ben tre di essi hanno colpi- { to la vittima nella regione cardiaca. Le autorità inquirenti mantengono il più assoluto riserbo sulle indagini, che si presentano molto difficili. Si è saputo soltanto che viene ricercata una persona che si sarebbe allontanata ieri sera da LCasale dopo il delitto. Pare si ^tratti di un individuo che potrebbe avere a che fare con il mondo della prostituzione. A questo punto non è da scartarsi, nel campo delle molte ipotesi, oltre a quella di una vendetta ordinata dalla Sicilia, anche quelle di un delitto per gelosia, o dall'eliminazione ai un rivale o presunto tale nel campo della prostituzione. Forse il Nicastro tentava di inserirsi nel «giro» ed è stato eliminato prima ancora che potesse attuare ti suo progetto. I precedenti della vittima permettono di formulare molte ipotesi. Già a San Michele di Ganzarla, suo paese natale, il Nicastro aveva avuto a che fare con la giustizia riportando una condanna per furto ed una per oltraggio alla forza pubblica. Successivamente erto emigrato in Germania, incappando ancora nel reato di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Nel gennaio del 1973 la polizia di Monaco di Baviera lo aveva arrestato per concorso in rapina aggravata. Posto successivamente in libertà provvisoria, era stato costretto a rimvatriare. Ancora non è stata appurata l'attività che ha svolto dal rientro in Italia al 24 agosto 1975, quando giunse a Casale: Calogero Giametta, il carpentiere diciottenne che ieri sera aveva accettato di accompagnare con la «128» il Nicastro fino a casa, in via XX Settembre 92, afferma che .il catanese. rivolgendosi ad un avventore della tratto¬ rmsnnsnacectd ria, aveva detto: «Tra cinque minuti ritorno», Invece, pochi secondi dopo, giaceva bocconi, senza vita, sull'asfalto, dinanzi alla porta del bar.. Durante la giornata sono state interrogate molte persone, sia al commissariato sia al contando compagnia dei carabinieri. Qui è stata vista entrare una giovane donna, capelli biondi,.che già era stata interrogata durante le indagini sull'uccisione della | ventenne Margherita Atierno, la mondana residente a Casale il cui corpo carbonizzato è stato, trovato il 21 dicembre scorso in un bosco, nei pressi dì Rosasco Lomellina. Per questo delitto si trova attualmente in stato di fermo il convicente della Atierno. l'autotrasportatore Carmine Natale, di 35 anni, nato a Nusco (Avellino) e residente a Casale. Il Natale nega ogni addebito. Verso sera, accompagnata da un sottufficiale in borghese, è giunta al comando dei carabinieri una giovane donna, bruna. Sembra sia stata fatta entrare subito nell'ufficio del capitano, il quale l'ha interrogata personalmente. Non è possibile conoscere quali siano state le domande, ma è lecito presumere che siano senz'altro attinenti all'assassinio del Nicastro, che a sua volta potrebbe avere degli addentellati con quello della Atierno. Mario Verda | Il foro di uno dei proiettili sparati sull'auto su cui doveva salire la vittima

Persone citate: Calogero Giametta, Carmine Natale, Mogol, Monaco Di Baviera, Nicastro, Salvatore Nicastro