Alla Silver-Car 16 licenziati Al lavoro i tre della Camet

Alla Silver-Car 16 licenziati Al lavoro i tre della Camet Le vertenze in due fabbriche del Cuneese Alla Silver-Car 16 licenziati Al lavoro i tre della Camet f Nostro servizio particolare) Carsmigna, 15 gennaio. (f. p.) Sedici operai verranno licenziati nei prossimi giorni dalla «Silver-car» di Caramagna Piemonte. Lo ha deciso la direzione, che ha già presentato il provvedimento di licenziamento all'Unione Industriale di Cuneo e alle confederazioni sindacali. I dipendenti dell'azienda sono scesi immediatamente in agitazione con scioperi articolati di mezz'ora al mattino e altrettanto nel po meriggio. La « Silver-car » ha sempre lavorato in stretto legame con la Maserati e la Lamborghini, producendo delle vetture speciali che hanno trovato un ampio spazio sul mercato delle fuoriserie. Dalla crisi generale che travaglia il settore automobilistico e che ba raggiunto punte pau- rose specialmente nelle aziende che costruivano vetture di alto prezzo, anche la Lamborghini e la Maserati non sono state escluse. Ne ha quindi risentito direttamente anche la « Silver-car » di Caramagna Piemonte. Uno dei titolari dice: « Siamo stati costretti, dopo,due mesi di Cassa integrazione, a portare avanti il provvedimento di licenziamento di sedici operai sugli attuali SI. La nostra azienda, che aveva dette caratteristiche ben precise nel nostro settore, è già stata trasformata quasi completamente. Dal settore prettamente automobilistico, abbiamo iniziato la lavorazione di macchinari agricoli: questo dal marzo dello scorso anno. Per i primi sei mesi della crisi, quando tutte le aziende mettevano i propri dipendenti in Cassa integrazione, noi siamo andati avanti con i nostri mezzi. Poi siamo arrivati anche noi alla "Cassa" sempre sperando che si verificasse una ripresa. Adesso, per poter garantire il posto di lavoro ai nostri operai, siamo costretti a licenziarne sedici». Saluzzo, 15 gennaio. (vi.) Tre dipendenti della società Carnet licenziati nell'ottobre scorso dai titolari dell'azienda, Giovanni e Antonino Cacciolatto, sono stati riassunti in servizio per ordine del pretore di Saluzzo, dottor Vincenzo Ippolito. La Carnet è una piccola azienda con sede a Saluzzo in via Casalis 12, che produce apparecchiature meccaniche elettroniche. Da tempo i dipendenti protestavano per i salari troppo bassi, chiedendo la concessione degli aumenti previsti dal contratto nazionale. I titolari dell'azienda, sostenendo di non poter sopportare gli oneri relativi, dichiaravano infine che avrebbero concesso i miglioramenti economici, ma che tre dipendenti sarebbero stati licenziati. Infatti, Guido Artale, Alessandro Chialvo e Teresina Marconetto non vennero più ammessi al loro posto di lavoro. Contro tale decisione ricorrevano i sindacati con un esposto alla magistratura e il difensore dei tre lavoratori, avvocato Salvatore Capello di Saluzzo, sosteneva davanti al pretore la tesi della condotta antisindacale del datore di lavoro. U pretore ha quindi ordinato alla Carnet la cessazione dell'attività antisindacale ed ha ingiunto alla società di provvedere alla reintegrazione dei tre dipendenti licenziati nel loro posto di lavoro, feri l'altro. l'Artale, il Chialvo e la Marconetto si presentavano alla Carnet, ma i titolari li invitavano a ripresentarsi il giorno successivo. Ieri, per la seconda volta, i tre venivano rispediti a casa. Stamane i fratelli Cacciolatto, forse temendo che la riassunzione dei tre potesse essere ordinata con l'intervento dei carabinieri, hanno riammesso in servizio i dipendenti licenziati.

Luoghi citati: Caramagna Piemonte, Cuneo, Saluzzo