Le uova marce per il missino

Le uova marce per il missino Nel municipio di Cuneo Le uova marce per il missino (Nostro servizio particolare) Cuneo. 7 gennaio. ig. r.ì II Consiglio comunale di Cuneo che per discutere 53 argomenti era stato convocato questa sera alle 18 « con prosieguo domani alle 21 ». ha dovuto interrompere la seduta, non appena iniziata, rinviandola a data da destinarsi per gravi tumulti scoppiati in aula. Uova marce, mandarini e aranci, gettati contro i banchi dei consiglieri, urla « a Cuneo i fascisti assassini non li vogliamo »: tutto ciò è accaduto non appena l'unico consigliere comunale del msi, Paolo Chiarenza (eletto con 1825 voti) ha cercato di prendere la parola, dopo che il sindaco aveva dato lettura di un ordine del giorno votato all'unanimità da de. pei, psi, psdi, pri e pli. in cui si condannano le « provocazioni e le violenze dei fascisti di Ordine nero » avvenute recentemente nella città medaglia d'oro della Resistenza. Nella notte di Natale ed in quella dell'ultimo dell'anno, « Ordine nero » ha effettuato alcune « spedizioni >:, lanciando anche bombe molotov contro la « Libreria Moderna ». contro la sede di « Lotta continua », imbrattando con slogans deliranti e minacciosi i muri della città e deturpando la targa posta davanti alla sede dell« ArciUisp ». Alle 18 l'esiguo spazio riservato al pubblico nell'aula del Consiglio comunale era già gremito di manifestanti: un volantino diffuso in mattinata dal « Coordinamento dei collettivi studenteschi » invitava « tutti gli studenti di Cuneo ad una presenza massiccia alla riunione del Consiglio comunale per respingere qualsiasi provocazione fascista ». Il sindaco Tancredi Dotta Rosso ha dato lettura dell'ordine del giorno con il quale tutti i partiti democratici auspicano che « sia realizzato dalle forze di polizia ogni provvedimento atto a tutelare l'incolumità dei cittadini ». A questo punto il consigliere del msi ha chiesto la parola e sono iniziati i tumulti. Dopo vari tentativi ]>er indurre i manifestanti a lasciar parlare il consigliere missino, il Consiglio comunale ha dovuto arrendersi all'evidenza ed aggiornare i lavori « a data da destinarsi, onde permettere ai capi gruppo di consultarsi ulteriormente ». All'uscita dal municipio il consigliere Chiarenza è stato circondato da un centinaio di persone ed inseguito a lungo per le strade di Cuneo fino a che, scortato dalla polizia, ha potuto allontanarsi dalla città. Mentre cercava di evitare che la situazione precipitasse in rissa, il commissario dirigente della squadra politica della questura dott. Armando Viola è rimasto ferito ad una mano ed ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale.

Persone citate: Armando Viola, Chiarenza, Paolo Chiarenza, Tancredi Dotta Rosso

Luoghi citati: Cuneo