Saclà: capitali già all'estero?

Saclà: capitali già all'estero? Polemiche ad Asti e ottimismo a Boscomarengo Saclà: capitali già all'estero? Lo dichiara un comunicato del consiglio di fabbrica - Il proprietario Secondo Ercole (fuori città) non ha replicato (Dal nostro corrispondente! j Asti, 5 gennaio. | ll consiglio di fabbrica del- \ ìa Saclà ha oggi diramato un • lungo comunicato (tre cartel -La «Sanesa» detiene ostri il i La «banesa» det ene oggi il \ pacchetto azionano di mag-\le dattiloscritte) in cui vengo- ] no mosse accuse di mòvimen- j ti di capitali all'estero che sa- { rebbero stati compiuti dagli j Ercole. Afferma il consiglio di fabbrica che nel 1970. Secondo e Piera Ercole (marito e moglie) hanno trasferito 177 mila azioni da mille lire nel Liechtenstein ed hanno costituito la «Sanesa» con sede in Eschen. da loro completamente controllata, di cui Secondo Ercole è amministratore. Altre 1000 azioni sono partite quest'anno secondo . il comunicato del consiglio di fabbrica «dal 1970 in poi su ogni operazione all'estero, la Sanesa ha percepito dal 3 al 5 per cento di percentuale in quanto viene sempre fatta figurare come mediatrice. Gli importi sono finiti all'Unione delle banche svizzere di Lugano, sul conto che la Sanesa ha aperto in quella città». Por il consiglio di fabbrica «il marchingegno è semplice: dal 1970 Ercole, facendo da mediatore di se stesso, ha esportalo capitali all'estero». Nel 1975, l'azienda dichiara di essere in crisi. Per il consiglio di fabbrica la crisi è avvenuta in questo modo: «La Sanesa — dice il comunicato — è sostituita, sempre con la medesima funzione, dalla "Nitela" con sede in Lugano, che opera tramite la Banca del Sempione, di Lugano. All'inizio del 1975 la Saclà chiudeva lo stabilimento di Monopoli, in provincia di Bari, ma avrebbe nel contempo ottenuto un finanziamento di 133 milioni per riprendere l'attività». Il comunicato continua affermando che la Sanesa opera anche in Spagna, attraverso la sede centrale di Barcellona del Banco di Bilbao. Sulle trattative in corso, il consiglio di fabbrica riconferma che la Gosler, che ha fornito sufficienti garanzie alla Venchi Unica di Torino e alla Saiwa di Fregarolo, è dispi sta a fare altrettanto per Saclà, offrendo livelli occupazionali ed accettando il discorso della riconversione e della collaborazione con il settore dell'agricoltura locale e nazionale. Comunque, mercoledì 7, presso la Regione ci sarà un incontro al quale è stato invitato Secondo Ercole, per esaminare la. proposta di gestione da parte di una cooperativa agricola. Saranno pure presenti l'assessore regionale al Lavoro, Libertini, l'assessore regionale all'Agricoltura, Ferraris, e il sindaco di Asti, Vigna. Circa il comunicato del Consiglio di febbraio sul movimento di capitali all'estero, non è stato possibile avere una risposta dagli Ercole essendo costoro attualmente irreperibili. Tuttavia, giorni fa, disse il presidente Secondo Ercole: « Sono prive di ogni rispondenza alla realtà le notizie re lative alla S.p.A. Saclà di una \ presunta trattativa per la ces- sione della stessa alla società i Venchi Unica », ed ha aggiun to: « Non esiste da parte de gli azionisti della Saclà aton na intenzione di vendere gli stabilimenti e trattative inamministrazione della Saclà «riafferma la concreta volon- là di riprendere e proseguirequella attività produttiva che da molti anni conduce nella cisa di Asti ». ,, . Il comunicato stampa ha a- vi!^ subito una risposta da parte del sindaco, avv. Vigna. chiamato in causa più volte dairmdustriale Ercole circa le trattative. Dice il sindaco: «Di c?*cer'° con [a regione, sono state formulate ipotesi di so-luzl0ne ivi compreso Veven. tuale cambio di proprietà dell'azienda o la cessione degli impianti astigiani. Reperito nella Alifin S.p.A. un poten- merito non sono state neppu re iniziate ». Il comunicato conclude che il consiglio di < -i— —,—tki,.* ---- —.«.•-— verificata la disponibilità ad accettare un programma di ristrutturazione, le ipotesi sono state a questo punto presentate al presidente Ercole che dichiarava che l'azienda e il marchio non erano in ven- dita. rtsejjmjjjjg^però di '*r>- termtjegjtnmmsti slra- nieri" ». v. m.

Luoghi citati: Asti, Barcellona, Spagna, Torino, Unione