Condannati i rapinatori della banca di Beinette

Condannati i rapinatori della banca di Beinette Dai giudici del tribunale di Cuneo Condannati i rapinatori della banca di Beinette (Nostro servizio particolare) Cuneo, 19 dicembre. ' Cinque unni e sei mesi ui reclusione e 500 mila lire di multa ciascuno: è la condanna inflitta stasera dal tribunale di Cuneo (pres. Maroglio, giudici Micalizzi e Curro, p.m. Bissoni. cane. Girau- doi a Luigino Cerutti e a Lorenzo Argenta, entrambi di- dente a Magnano Alpi e il secondo a Trinità, ritenuti responsabili della rapina all'agenzia di Beinette della Cassa di Risparmio, e del furto di una «127» del figlio del presidente della giunta regionale, il dott. Vittorio Vigliane, usata per l'assalto. Il p.m. dott. Bissoni aveva proposto la stessa pena per il Cerutti e un anno di meno per l'Argenta: i difensori avv. Costa, Vercellotti e Barale hanno invece chiesto l'assoluzione e in subordine il minimo della pena. La rapina è avvenuta alle 10,15 del 5 novembre scorso e aveva fruttato 5 milioni. I banditi compiuto il colpo si erano diretti in aperta campagna dove si erano trasferiti su una « Sbó coupé » della quale un agricoltore aveva rilevato i numeri di targa segnalandoli alla questura. Poco più di un'ora dopo gli agenti della Mobile erano a casa del Cerutti — risultato proprietario della vettura « pulita » arrestando anche l'Argenta che era in sua compagnia e sequestrando banconote per oltre un milione e mezzo nascoste nel fienile. Nei giorni seguenti una ragazza, Lorena Mondino di 18 anni, aveva riconosciuto- in carcere sia l'Argenta sia il Cerutti per i due giovani che a bordo della e 127» rubata erano stati visti davanti alla banca poco prima della rapimi. Malgrado le prove schiaccianti raccolte dagli inquirenti gli imputati hanno sempre respinto' gli addebiti. Anche stamane in aula l'Argenta e il Cerutti si sono detti innocenti. Il primo ha sostenuto che nell'ora in cui 'avveniva l'aggressione si trovava a ca- sa sua: due testi hanno parzialmente confermato l'alibi che - Titagisirati r.oi, fiancò però preso in considerazione ritenendo validi il riconoscimento effettuato dalla Mondino e l'annotazione della targa dell'auto del Cerutti fatta dall'agricoltore Enrico Bottero. Dopo breve permanenza in camera di consiglio i giudici hanno pronunciato il verdetto di condanna subito impugnato dai difensori. g. d. m. d Cuneo. Lorenzo Argenta e Luigi Cerutti nell'aula del tribunale prima della sentenza

Luoghi citati: Beinette, Cuneo, Luigino Cerutti, Magnano, Trinità