Referendum contestato a Moncalvo

Referendum contestato a Moncalvo LETTERE AL GIORNALE Referendum contestato a Moncalvo Moncalvo, 22 novembre. Su • La Stampa ■ n. 260 del 9 u. 8., in un servizio a pagina 1 delie cronache di Alessandria, i Asti e Cuneo, ho riscontrato numerose inesattezze che mi permetto sottolineare. Nell'articolo I Perché Moncalvo ha scelto Caale •. a proposito del Comprensorio, si dice che vi sarebbe staa una • consultazione popolare in piena regola », e che le schede saebbero state distribuite a • tutti capi-famiglia •. Ritengo che queste affermazioni siano incontrolate e non corrispondano a verità. o infatti, come altri cittadini, non ho nemmeno ricevuto la scheda. I monsalvesi hanno riscontrato | anche numerose altre manchevoezze, che potrebbero essere giù- \ dicate gravi proprio perché riguardano un problema che riveste paricolare importanza per ii futuro della città. Perché a votare sono stati chiamati soltanto i capi-famiglia, proprio nel momento in cui il diritto di voto è stato este- | so ai diciottenni? Poiché alcuni moncalvesi non hanno ricevuto la scheda, e quindi non hanno potuto esprimere il lovo voto (come il sottoscritto), sarebbe logico pensare che non vi sia stato un sufficiente controllo nelle votazioni. Intani, la distribuzione delle schede non è stata fatta con regolare notifica, e probabilmente non è stata predisposta una lista elettorale dei votanti. Le schede venivano distribuite dai Vigili urbani, casa per casa, spesso mettendole semplicemente sotto la porta, senza avere nemmeno un elenco nominativo dei capi-famiglia. Mancando poi un seggio legalmente costituito, non è stato possibile effettuare un esatto controllo numerico dei votanti: di conseguenza, quale garanzia c'è stata sull'autenticità dei voti espressi? Era legale e democratico che una persona potesse deporre nell'urna numerose schede insieme? In questo modo qualcuno potrebbe anche aver votato due o più volte. Mi sembra che a questo punto non si possa proprio parlare di «consultazione in piena regola ». Volendo veramente ed inequivocabilmente conoscere l'opinione della cittadinanza, si sarebbe dovuto consentire a tutti di esprimemere il proprio voto (almeno a tutti I capi-famiglia, come previsto), e ai sarebbero dovuti osservare quei principi che sono essenziali delle libere consultazioni popolari, e senza dei quali la consultazione stessa viene a perdere significato ed attendibilità. Un cittadino che non ha potuto votare la ASTI — A Canelli verrà istituita nelle prossime settimane una scuola, speciale per handicappati. Gli alunni saranno seguiti da insegnanti di Asti e da una équipe dei Centro ai igiene mentale del-

Persone citate: Intani

Luoghi citati: Alessandria, Asti, Canelli, Lettere, Moncalvo