Operai a scuola 150 ore annue di Vittorio Marchisio

Operai a scuola 150 ore annue ASTI: sono 700 lavoratori ; Operai a scuola 150 ore annue (Dal nostro corrispondente) Asti, 21 novembre. Stanno per iniziarsi, ad Asti c in alcuni centri della provincia, i nuovi «corsi sperimentali di scuola media per lavoratori, 150 ore». Guardando alla prima esperienza, conclusasi nello scorso settembre, l'anno scolastico che si aprirà tra qualche settimana appare caratterizzato da prospettive più precise, dotato di un'organizzazione meno avventata e, nel contempo, molto più ricco di adesioni. Le iscrizioni, infatti, sono fortemente aumentate; si è registrato un balzo da 8 a 28 corsi, dai 200 studenti del 1974-'75 ai 700 e più attuali. Le «150 ore», come è ormai noto, nate (e lo dichiarano nella stessa definizione che le battezza) dalle lotte sindacali di alcuni settori dell'industria per la conquista del «diritto allo studio», sono state estese a tutte le altre categorie di lavoratori, alle casalinghe e ai disoccupati. L'iniziativa si prefigge una serie di finalità abbastanza articolate, per quanto ben individuate e collegate. Innanzi tutto essa risponde a un'esigenza pratica, offrendo a chi ne ha interesse la possibilità di «recuperare» il titolo di licenza media utilizzabile nel lavoro di tutti i giorni; parallelamente «ripara», in qualche modo, agli errori e alle «emarginazioni» favorite dalla scuola selettiva dei decenni passati. Infine, nella misura in cui riesce a garantire «armi» e strumenti culturali e dialettici nuovi a classi pressoché escluse dalla vita intellettuale, la «scuola» si pone, a buon diritto, come alternativa «rivoluzionaria» alle tradizionali forme di corsi di addestramento professionale. La «media per lavoratori», quindi, oltre che affermare concretamente un principio di egualitarismo sociale (riconoscendo di fatto, e non solo teoricamente, a tutti i cittadini un diritto esplicitamente previsto dalla normativa vi- gente), tende a sottolineare la sua caratteristica peculiare che consiste nella ribadita volontà di infrangere le «barriere» esistenti tra il mondo della scuola e il mondo della fabbrica e, più particolarmente, tra le stesse, «diverse», categorie di lavoratori. Didatticamente, le «150 ore» possono risultare un'esperienza estremamente stimolante, dalla quale fare sortire proposte vantaggiose per la stessa «scuola del mattino». In vista della prossima apertura dei corsi «150 ore», organizzata dalla Federazione lavoratori metalmeccanici, in accordo con i presidi delle scuole interessate e con la commissione preposta all'organizzazione dell'iniziativa, si è svolta questa settimana una serie di incontri con gli «studenti», in città e in provincia. E' stato un primo momento di dialogo sul significato, l'aspetto tecnico e culturale e sulle finalità delle «150 ore». Alle riunioni hanno preso parte i rappresentanti sindacali e gli insegnanti che hanno lavorato nella «media sperimentale» nell'anno scolastico recentemente terminato. Le serate si sono svolte nella scuola media di Asti («Leo nardo da Vinci»), della Tor- retta, di Mombercelli, Canelli, j San Damiano e Castelnuovo j Don Bosco. ^ j Vittorio Marchisio i

Persone citate: Don Bosco

Luoghi citati: Asti, Canelli, Mombercelli, San Damiano